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84. VITA DEB V.P. DA CARABANTES. miglia turta col pubblico, ettrano accidente, chez liam per foggrugnere. Stavafi incompagnia di altri Religiofi in un profondo filenzo ye tutto fourapen- fieri quando all'improvifo , tremante dacapo a pie. di , cadde a terra ,rimaltoinun punto privo affarto dell ufo de” fentimenti . Li Fratiatroniti ,credendo- lo forprefo da qualche veemente appoplesta. , furono Íubito im prontocon varj rimedj per farlo rinvenire; ma dopo qualche tempo ripiglió da fe il refpiro,le forze , ersvolfe d'atrorno lofguardo , alzando le ma- ni , come in atto dichi vide oggettodi molto [paven- to , fenzache fi fcopriflein elfo lui indizio veruno di natural accidente . 11 Superiore ,che trovof pre- lente al farto , fofperrando di qualche operazione, fourumana , gli comando che dovefle palefar la ca- gione di tali itranezze ; ed egli : fappiate Padre , rifpofe ,cheil Signore mi ha datoa vedere un' anima fua nemica per il peccato mortale : O che orrore! che lozza deformita ! che fpaventevole oggetto! lo fenza dubbio dovea reftarmene morto a tale veduta, quando lo fteflo Iddio con un fuo miracolo non mi avefle falyato in vita. 6 Rinvenuto da tal accidente , ma tutto pien di pre per Porrenda tragedia rapprefentatagli, non niva di piagnere lo (tato deplorabiliffimo di tanti , che vivono in peccato mortale , e di fupplicar il Si- gnore a volerlo prefervare da un male si grande ,im- plorandone il ficuro prefidio dalla Vergine Beatili- ma » dalla quale poco dopo fi rincorato , e confolato con dolciílime vifite . L'orror fommo cenceputo al peccato , inveítillo d'un zelo si forte , esiardente , Che prontiílimo avrebbe:incontrato mille morti per impedirne un folo ; il che fu cagione che di buon, Enore accettalle il corgando di applicarái agli fbudj s ésos per e
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