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>DAB: 2 CAP: 1V. =$ eo; perche miente affarto temendo Pinfezione comu. ne, e tutta riponendo la fua confidanza in Dio, tutto fidiede alla di lei cura, rifoluto di pinttolto morire, che abbandonaria. Quantunque, come prudentes ufafle ogni cautela poibile; V'amor grande pero fa= cealo bene fpeflo incontrar ogni pericolo,accorren- do infarticabile , e folleciro alle celle di tutti , con- fortandoli , confolandoli , porgendo loro i riftori ,le medicine ,e fervendoli con afíerto pi che di madre in qualunque cofaloro abbifognaffe . E fu certamen- te di grande maraviglia in tutti , che fendo egli- di mattina, di fera , di notte fempre in vifita degl' ins fermi , fe la palfalle in tutto il tempo, che duró ral morbo contagiofo , non folamente in perfetta fanita, ma fenza di pik ne pur fentire un minimo dolor. di ape il che £ú attribuito a miracoloía afiííftenza del ¡elo.. 3 Ridotti gl infermi tutrí ad intera fanita, fenza la morte di un folo, fireltitui il Gioyane infermiero al fuo Convento per i foliri efercizj di Maddalena, applicato con ranto di fervyore alla contemplaziones delle cofe celefti ¿che queíto potea dirá il fuo ripo- 0, il fio cibo , il fuo tutto. Gli amorofi deliquj , che pativa orando , erano freqnentillimi , reftandofi come abbandonato da forza mana , con tutto lo Ípis rito nel fuoamato Signore. Tal volta e gl infiame mava la faccia come un accefo carbone , reítando ¡me mobile colle pupille fifle al Cielo, oppur rivolte ad una divora immagine ; si rifplendenti , chefembras vano un lucidiffimo criftallo ; e bene [peflo fcioglie» vafi rutto in lagrime , con tal empito del fuo intere no, tutrióaccefo , chea niuna violenza í facefle , po» seva conteneríi dal mandar alti fofpiri . Tintro 2pplis caro a quelto Spiritual efercizio dell” orazione, e cons tem-

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