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LIB. CAP.1I1 27 áll' or che fatto Predicatore erain efercizio per le fante Mifhoni . : ¿3 La pia Femmina , rele le grazie al Signore per :J feliciflimo tranfito conceduto al Marito, applicó tutte le indúftrie, giulta le premure a le fatte y nel benallevar il bambino; nutricollo col fuo proprio latce , non permettendo mai di accoftarlo alle poppe d'altra ferímina , temendo che col latte non venifle a fucciar qualche mal attitudine , come purtroppo avviene. Le prime parole , che articolalle , volle che foflero di Gesú, e di Maria , profeguendoa f r» li apprendere divote orazioni, con fucfommo gi» Éilo , e contento in vedere che facilmente ripeteva) e riteneva il tutto; moftrandoin tutto un' ariadi vol- cofempre lieta , ed una pieta come congenita . Era inavantaggio il pargoletto di tal natura si dolce. c' e rendevali piú deglraleri fanciulli caro , ed mabilez niente repugnante a qualunque cofada chicLeñad: caía gli ventile im , fempre in allegrez.a con tutti, fenza mai dar minimo fegno d'interiore tur= bamento. La Madre, che fopramodo giubilava in offervare si chiari preludj di fantita , e feco rumina= ya quanto Vera ftaro rivelato intorno al [uo caro Giu- feppe , il cuftodiva qual gioja preziofiflima; e do. vendo una volta ufcire di caía per portarí alle:fue divozioni, raccomando ad una Fante che avelle tut- tala cura del bambinello , ed avvertifle bene a non mai perderlo di vifta. Non: oftante il premurofo «comando, uícitala Padrona , prefe coftei la congiun- tura, come tutra a: propofito, di portarfi a. prender aria , onde chiuía la porta , lafció in Caía Giufeppi- nofolo ; febbene non fa lafciato folitario dal Cielox perche entrando all improvifo nella ftanza altri fan- ciullini di eltrema bellezza , e favellando innocente- men- a poa AA AX A PA E A enc
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