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8. VITA DEL V.P.DA CARABANTES : cera , che ben fi c onveniva a l loro nobile grado; el quantunque la (tagione fofle molto calda , e la fagra funzione duraíle alungo tempo; terminato il tutto , fioflervó che le torchie, e candele accefe non íi era no Ícemate punto; onde bilanciata per vié pit chia. riríi lacera , fi troyó del medelimo pefo di prima, fenza il disfalco d'una menoma oncia : Prodigioche obbligó a conchiudere quanti Pammirarono , che_ oltre la gloria donata a quelle piiffime Anime in, Cielo, difponefle il Signore, che altresi in terra fof- le dovuta la ltima, e venerazione del Popoloa chi Con tanto zeloayea promofle le di lui glorie nel Di- vin Sagramento ; giulta la promefla da elfo medefi= mo fatia; Quicumgue honorificaverit me, glorifin cabo eum . 1. Reg.c.2. 7 Abbiamo altresi due altri atteltati, da” quali pofliamo piamente dedurne il premio della gloria, che íi godono quefti buoni Conjugati . 11 primofié Che doyendofi dopo fette anni aprir il fepolcro , ove giaceva Bartolomeo; trovatofi il cadavere diílecca= to, e ridotto incenere , la fola telta era si intera, veítita ancora della fua carnagione , colorita ,frefca, e palpabile , che pareva domo ancor vivente_ , della quale maraviglia ne fu teftimonio grande, guantita di Popolo concorío per la fama divolgatafi ad eflernefpettatore ; non ceflando di benedire tutti , elodar il Signore fempre pit maravigliofo ne” fervi fuoi. 8 Unaltro prodigioavvenne in tempo, che li due Figliuoli di Bartolomeo erano di gia Capuccini ,ed eil feguente . 11 Marchele di Valenzuola Signor Grande ne* Regni di Spagna , che mori con fama di fantita, donó al P. Alfonío da Carabantes certo cuo- sedi criftallo , in cuiera ripolto un pezzetio del Le» z gro

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