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ME LiB. 111. CAP. X. 147 difcorfo difparve . N? folamente in quefto giorno 5 ma nel tempo che durd tal Miflione; in diverfe altre congiunture fu veduto accompagnar vifibilmente il Fratello mentre predicava ; di maniera che il popo- load evidenza certificato di cosi raro miracolo , co- ftumava dire ,che il Padre Giufeppe era morto , e pur faceva le Miflioni +. Tanto fi riportó da varie per- fone citate ad atteftarlo in giudicio col loro giura- mento nelle mani di Sebaftiano Pegna pubblico No- raro, alla prefenza del licenziato D. Giovanni Anto=- nio Vafquez , di D. Rocho Antonio Fernandez , e di D. Giovanni Antonio de Nogueria tutte perfone di finceriffima fede , che vollero eflerne teftimonj. Abbiamo fimilmente da varie altre depofiziond piuridiche, come tenendo il fudetto P. Alfonfo nella Villa Amor le fante Miflioni ; che durarono per lo fpazio di trenta quattro giorniz nonuna, ma piú ,e pit volte fú veduto intempo che predicaya , afifti- to dal Fratello gia paííato alla gloria , in un modo che ben palefava al popolo quanto gradifTe tali ragio= namenti ¿oralzando l'indice verfo 11 Cielo, ora ften= dendo la mano verío gli Uditori, come teneramente abbracciandoli , con altre azzioni tutte fue proprie » quando vivendo egli pure propoheva ladivina Paro- la : Dal che viene ad inferiríi che anche dal Cielo zelafíe la converfione dell' anime , e che di prefente ancora abbi fommamente a cuore quel nobiliflimo Regno , che vivendo fantifico colle fue evangeliche dortrine , e co” fuoi preclariflimi efempj di fantita, Sebbene non terminarono qui li fegnali d'un parzia- liífimo genio , ch” egli volle palefare dal Cielo alla Galizia, oy” e riconoÍciuto, e venerato , difli, qual fuo nuoyo Appoftolo ; perche in ogni giorno fi yan= go Icoprendo cifetti maraviglioG-d'yna cura per an. Q 4 cho

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