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113.111 CAP. ?X, 237 lo Servo del Signore; dopo cinque giorni di tor» mento , fenza poter mettere in luce il concetto del | fuo ventre, flavali viciniffimaallo Ipirar 'anima Al- berta da Quiroga . D. Andrea Carvajal amico della paziente fu avifitarla, e intefo il manifelto pericolo di morte, incui giaceva, infieme colla creatura, che fiavea nel! utero ; ritirato in dif parte invio gemuflel- fo quefta divota fupplica al Cielo : Mio caro P. Fra Giufeppe , che tanto patifte in quelto Mondo per Mar, e per terra a fine di falyar l'anime , domandate a Dio la vita di queíta Donna inferma, e infieme che vivan'efca la creatura: Maraviglie di Dio! Appe- na articolata la fupplica , ud: una Femmina, che ai- (teva ad Alberta, la quale ad alta voce grido : Mira- colo , miracolo ! Alberta há partorito con tutta fe- licita la Creatura : vivono Puna, e Paltra fuori d'ogni pericolo! edi farto pafso la Madre come in un'iftan- re da morte a vita, e poco dopo a fanitá compiuta ; riconoícendo tal grazia dalla fola intercefflione del Venerabile Mifionario falito alla gloria , 9 Vi fi pure certa Perflona molto applicara agli efercizj dí piera , la quale vifle pér molto tempo tri- bolata al fommoda tentazioni difonelte, fenza ripor- rar folleyamento da varj,ed i piú efficaci rimed; meli in pratica percomando del fuo Confeflore. Quefti perú in udendo come viveva piú che mai in tali an- uftie , ricordevole di avere prello di fe alcune co- Frelle” che aveano fervito al P. Giufeppe da Cara- bantes , confegnolle al Penitente , diczndagli ,Chein- yocafTe il patrocinio di quefto Gran Seryo di Dio, e ficuramente lo aurebbe propizio. Riceyette con molta divozione le Reliquie il Penitente , edil fup- plicarlo di fua affiftenza fu un rimaner libero da si fatre fozze tentazioni , Ígquza mai pit pattene mole= 11d ,

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