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L13B.111. CAP. 1X. 233 riccio $ acquittó fattezze si vive » € si belle che oltré modo ricreaya , e confolava tutti, tutti obbligando a dolciffime lagrime, e ad invocarlo come di gia bea- «o in gloria. A 2 Álzato il preziofo teloro , li dié principio alla roceffione non gis funebre , ma tutta di allegrezza, accompagnata da” Religiofi, da” Sacerdoti » dalla No- bilta , e da un popolo fenza numero; e collocato che ft, dopo un ben lungo giro perla Villa, in mezzo alla Chiela delle fopraccennate Madri Francefcane Scalze ; 11 P. Fr. Bernardino Gonzalez Minor Ofler- yante , Lettor giubilato di fagra Teologia, e Mini- ítro Provinciale della Provincia di San Giacomo, co- minció un eruditiffima Orazione funebre , nella qua- le fece fpiccare in epilogo le virtú , le fatiche del gran Seryo di Crilto , ele grandi marayiglic, che il Signore per mezzo fuo operó . La fagra funzione » accompagnata dal difcorfo , duró molto a lungo; ció mon oltante , terminato il tutto, fi troyó che la cera nonera mancante pur un oncia. Anzi vollero le Ma- dri che ( celebraflero i funerali per cinque intere fettimane con quantitá di candele, e torchie,e fem- pre duró a veduta di tutti lo fteo miracolo ¿ ma né pur qui ebbe fine; perche doyendofí , dopo li dettá trenta Cinque giorni , rimettere la cera di avanzo nella (tefía cafía , dalla quale era ftara levata , (1 tros varono lecandele , ele torchie , che lempre ardette= ro,tanto crefciute di numero , e di pefo, che la caíía non poteva capirle piú.. 3 Quantunque tali prodigj veniffero a dichiarare queít” Anima dí gia falita ar trionfi dell? Empireo , vollero nondimeno alcuni Perfonaggi di conto chen nella ftefía Villa, edanche ne" luoghi circonvicini ( replicallero, e K celebraflero per un mele interó » con

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