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| e od "se . '. A. O a 232 VITA DEL V.P. DA CARABANTES ; che 11 Signore per fuo mezzo in ogni luogo, e 10, po operó; nacqueconteía fra le Chiefe Parrocchiali della Villa di Lemus , adducendo ciafcuna le fue ra. gioni per aver il di lui preziofo cadavero. Doyeaf per giultizia a' P. P. della regolar oflervanza, co. mecche Figliuoli del comun Padre , e Patriarca Ses rafico ; ma pure convenne loro cedere alla Religio. fifima Dama Suor Maria Catrarina della Concezio. ne , Zia de' Signori Conti di Lemus, e Figlia (piria tuale del Ven. R eligiofo , che il volle per ogni conto preflo di fe nella Chiefa del fuo Monaftero. Stabilita 1n tal modo la fagra funzione , furonoli P. P. Offer. vanti colla maggiore folennitá perlevare il beneder. to Cadavero , Ítefo fopra di una bara in una Sala den centemente adornata a lutro ; e nel punto fte/To dell” alzarlo , uíci da quelle membra un odor tanto foaye, che fuperava di gran lunga le fragranze de” pid pre» ziofi balíami ; reftando tutti a tale (trano prodigio ri. colmi di ftupore , e di confolazione infieme . L'odo- re fú si intenfo che venne a profumar la Sala tutta; e di tal maniera che doyendo entrar in efía fei meú dopo che fu fepolto, D. Stefano Mariz de Sarmien- t0 , Governatore de Vignais nel Regno di Portogal- lo, ebbe a reftar' atronito in fentire come da tutre le parti fpiraya ancora una tal foave fragranza ; e infie- me a formar un piú alto concetto dell eroiche virtú di quefta grand” Anima . Fi oflervato di piú , che la fragranza medefimá fpiravano anche que” pannili- ni ufati a lui fervigio, O per afciugar le piaghe,0 per altro in tempo ¿una si lunga infermita ; di ma- niéra che fembrayano tinti di balfamo A odori- fero , 1) lembiante poi di queft” Uomo defunto , che > £ lema "poco prima per una si lunga infermita , dogo di una yiia cotanto ftentata era macilente , Íparuto , e no» rio»

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