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py. 1] 8 mM e A Ñ o el o . ll Y $ a | 1 E Y 1] 4 . IA! y] o - M ñ 7 M . IA HO naa A 230 VITA DEL V.P. DA CARABANTES 6 Cosi difpofel'alra Provvidenza , che alla nd) di quefto valente Miniftro dell” Evangelio andafero uniti li giubili della Santa Pafqua : che feguiffa in un gozado in cui non avefsero a udiríi pianti, a ve. derfi lagrime ; ma fileggefse fullafronte di tutti feo. pita a caracteri d'oro un'allegrezza come di Paradi. fo , acciocche veniflero a conoícere , e confeffare_ tutti non eflere che preziofiffima nel di lui cofperro la morte de* Servi fuoi. Sparfa la nuova per la Villa dí Lemus del paffaggio di queft' Anima alla beara, eternita , fe ne voló in un baleno la Nobiltx, ed ¡] popolo alla ftanza , incui giaceya il corpodiftelo; e Panfieta in tutti fi era per vederlo , per baciar quelle fagre membra,per aver qualche pezzo del fuo Abito, oppurqualche cofa, chefoíTe ftara tocca dalle lui ma- mi. Ciocheingeriva ftupore ,e tenerezza in tuttiñ era il yederlo si belloin volto , e colorito che pare. va non morto, ma forprefo da un dolciffimo fomno; etanto fleflibile nelle giunture delle mani , e de? pie- di; anzi in tutte le membra, che fembravano d'un, bambolino il piú vezzofo. Oltre Vimprimere che tutti facevano divotiflimi baci fulle mani , e sí pie- di, S'avanzarono alcuni a fpiccarne peli dal capo,e dal mento, etagliarne l'unghic; e ficuramentel'Abi- to tutto farebbe ito in minutiflimi ritaglj , quando non íi fofle ufata violenza per impedir una divozione in tutti , ch? era da dirí indifcretta , eirriverente, s'ella non fofle derivata da un principiodi pierá , da un iftinto del Cielo , il quale voleva che con tal pubblico fentimento nel popolo tutto veniílero ac- clamate le virtú di quefta grand” Anima . 7 Con un altra ben rara marav:glia degnofli pure 11 Signore di glorificarlo dopo morte , e prima che veniíle ad eilere tepolto ; e queíta fi £h che nella notte leguen-

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