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L1B.1M. CAP. VII ogni volta che riceveva nel divino Sagrificio quel vivanda celefte egli gultava delizie di Paradifo, má in quelt' ultima furono si inteníi li trafportamenti interiori , chediede aquanti erano prefenti chiara= mente a conofcere quanto anelafle in quel punto di abbandonar il fuo corpo per abbracciaríi nella patrid de* Beati col fuo prediletriffimo Spofo ; partendo tutti in una piena confolazione , che obbligolli a ver- lar lagrime di tenerezza; ne fapendo dir altro , fe. non che la morte era in tutto uguale alla fua vita: ch' era viffuto da Santo, e che moriva da Santo. Po- co dopofe iftanza per l'eltrema Unzione,e ne £ú com- piaciuto , rifpondendo a chi miniftrayagli un tale Sa= grámento , con implorare fopra di fe la divina pie= 12 ; indi conofcendo che la morte non tarderebbe pitt alungo , impugnó il Crocififlo, cui era avvolto il fuo Rofario , baciando, e ribaciandoe Puno , e V'altro colle pupille fifTe al Cielo, einfieme indicando che, Iperava diottener tutta la mifericordia del Figlio y per mezzo della fua Madre Maria . Pafso1l rimanen- ce della notte in amorofi fofpiri ,or accoftandofi alle labbra il Crocififlo per baciarnei piedi , or invocan» do infuo foccorío la Vergine Beatifima, il fuo An- gelo Cuftode, edil Serafico Patriarca;altre volte al- zando gli occhi verfoil Cielo in atto di offerir alSi- gnore quanto pativa, e di ellere prontoa nuoyi pa- timenti; finche giunte le quartro della matrina dí Pafqua di Rifurrezione , che farebberol'hore dieci de” noftri Orologgi italiani , quali placidamente dor= mifle , fenza di un minimo contorcimento , Ó mota Icompolto ¿fpirolAnimafeliciffima, eflendo il gior- no 1. di Aprile dell"anno 1694. ed egli inetá d'anni 66.cinquanta de” quali ne aveaimpiegati tanto fedela mente viyendo , e fempre faticandoin Religione - os 6 Cost

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