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po yoo ds Dll e cr e A Sc, Il - i — a e iii =. - a ” AAPP pa 1. "uo A - E o id z Sl od a ó P- SSA . ó 2: ; co alo n a pe . a hr e SS | | A - - > Ji A E 7 AAA £:8 VITA DEL V.P. DA CARABANTES Poljo parlar con Dio , e continuare li mie; Santi efercizg ; e come potró io parlar cogli Uomii “Fant' erano acerbi li dolori, che fofferiva, e Venen. do in ogni momento ad innafpriríi anche piú,loaf. falirono tutt'in un Íubito con tale violenza avendo forze valevoli a foftenerne Vempito, dover. te cedere , abbandonandoú languente , ed in maniera privo de' fentimenti , che da” circoftanti tutti veniya , Che non | creduto per morto. 1 Signore peró ,che lo accom. | pagnava in tali si duri affanni, e giojva in vederlo combattere da forte , lo reftitui a*fuoi fenf di fin ma , diferendo il dargli la corona , perche foffe pid luminofa ; edegli chefi vide or mai giunto al termi» me , per non mancar punto nelle diligenze, e cautele dovute ad untale momento , chiedette con fomma, umilta gli ultimi Sagramenti, che la Santa Chief coftuma di miniftrare a' fuoi Figliuoli per aicurarli 10 quell eftremoconflitto. Divolgatofi per tutrala | Villa che il Servo del Signore, vicino agli ultimi momenti di fua vita , dovea elfere munito col Santif- fimo Viatico , convenne gran numero di perfone per accompagnar quella fagra funzione con torchi acceñ, e infieme per ammirare que' fentimenti 'umilta, di compunzione , di amore, co” quali ricevette per Pultima fiata il fuo Sagramentato Signore . O folle accagione de* dolori acutiffimi che lo tormentavano in tutte lemembra ,0 perche rapito alla prefenza del fuo Dio in un'altiffima eftafí, egli non articoló parola , ma ben conobbero li circoftanti tutri con. ajuali vampe d'amore, e di defiderío egli ricewefle fotro quegl” accidenti il fuo dolce Gesú ; con qual afíetro fe lo ftringefle al feno ; con quali rendimentj di grazie ,alzate le mani, e le pupille al Cielo , bene- diceíle in quel punto la divina mifericordia . Per ogui

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