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ao e A dp A Ñ Mi ne Ml: E H y ps A ne E 216 VITA DELV:.P DA CARAR otro' fexoz reltavalíi , dico, atronito in a in tante diftrazioni,converfazioni con períoned'opw feo; non maiaveíle ad accufaríi di minimo Penfer anche imdeliberato d'impurita ; dismanierá che La brava: del tutto efente da quel fomite , lafciatoci in, eredith dalla prima colpa de” noftri Proto 4 Vegliando egliattentiffimoalla cuítodia della fua pu, rica ; merito che altresi il Cielo foffe in pronto «y fuoi ajuti , come fi fara noto dall' avvenimento; cha - fiegue:. Mentredimorando nell” Indie, ripolaya ua notte al coperto di certa Cappellerra.campettre,, qy' era dipinta l'Immagine dell Appoltolo San Paolo; certa Indiana fopramodo invaghata della lui natural 2vvenenza , ne potendo pit reprimere le (ue impure vam pe.concepute , porto al luogo,ove polava per follecitarlo al peccato ; ed eflendo di gia 1n vicinan. zas fi vide d'avanti un Vecchio di venerabile , main. fiemefevero aípetto , il quale fenza proferir parol, lanciolle contro tánte pietre ,che obbligolla a retro. cedereinconfufione , e fpavento 5 onde rifaputofi ¡i farro, (fi giudicó dover ellere il Vecchio loíteilo Ap» tolo Paolo, compartoa prefervaril puriimo Re- giofo dal morfío velenofo di quella ferpe infernale. Perche la purita illibatiffima dí queíta bell' anima, era palefe aturti, e da turti ammirata , vi £u certo Religiofo, 11 quale fentendoíi moleítato da veementi ítimoli'dí carne , entró in molta fpéranza di poter mettere in freno il nemico domeftico, fe arrivalle a cingere i fuoi lombi colla fune ufata da quelto buon: Servodel Signore; e di fatro.con tale prodigiolo;ri. medioyennero tolto a fpegneríi-quelle fiamme im- pure . , 9 Nonoftante pero V'elTerfi mantenuto in fenoa' tanti perigoli fempre ¡llbatifimo con Ernie