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L1B. 1110 CAP.VÍI "Ops afcoltar le Confeílioni e infieme viveva in molta, na per ayer ere botti di vino gualto, quali- 11 avea riferbato per vendere » € riparate alle fue neceflita , Comunicata la fua difgrazia al Servo di Crifto ,ebbe inrifpolta che profeguifle purenell” intraprefo mi- niftero, ne punto dubiralTe della Provvidenza divi- pa perocche vedrebbe prodigj. E di fatro li vide pri- ma che terminaíle la Miflione , e con ela il concorío de' Foreftieri ; perocche ,entrato un giorno in canti- na ed affaggiato il vino ,trovollo d'ottima qualita . Volle che ne guftafIero altri fuoi Amici,e tutti con- felfarono , non eflervi altro vino migliore , anzi ne pure uguale in tutra la Villa ¿onde (paría la voce del. preziolo licore , venne il Sacerdote ad elitarlo tutto in breviffimo tempoalfommo prezzo . 8 Mentre pur dimerava in queíta Villa, e flavali infieme col popolo adunato in Chieía recitando il Santiffimo Rolario , com”era fuo coftume in tutrez le Mifhioni , follevoffi all' improvifo un gran tempo rale con lampi , tuoni ,e fulmini ¿che maiíle tutti tm. ifpavento . Veduto il tremore del popolo accagione delle faette , che fembrava aveflero per unico bería= glio la Cala di Dio, rizzofli in piedi , e fatro cuore a tutti, dis che la Madre di Dio era in loro difefa; co- me di farro la efperimentarono; perche fcagliatofi prima che terminaflero Porazione cominciata , un fulmines giró tutra la Chieía , toccando leggermen=: te gli abitid'alcune poche perfone , lenza pero che un folo veniílea patirne minimo nocumento + 9 Predicando in un luogo,doye calavano dalle, montagne vicine mafsimamente in tempo di neve s* Inpi affamati , che li divoravano gli Uominid'eta an che la pid robuíta, efeb1 loro come rimedio eficacia: fimo , e figuriósimo il recitare per ogni fera il -Rofa-- rio; A i PA e o 5 A FP e sc Cs A Pm; je

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