BCCPAM0001161-6-0100000000000

LIB. 111 CA?P.V! eor dalle piante , ne moftravano temer alcuno per vicino che gli foffe ; ma dolcemente cantando pareva che, curti invitaflero alla Santa Miflione. Var] altri pro- digj oecorfero in tempo ch” eglifaticó 1n quefta V i- gna del Signore , fra quali ben maravigliolo fu il fe- uente . Molte perfone di fingolar carattere Intef- rogarono il P. Priore del Monaltero , ovealloggia- vano lidue Fratelli Miffionarj , che fi faceffero dopo la cena? Rifpofe che fi ritiravano amendue nelle lo- ro ftanze , né piú ufcivano fino al faríi del giorno.. Quelto non pno efleré , replicarono glialtri , per- che da noi furono pit volte veduti in vifita delle Croci del Santo Calvario , ed ivi genuflefíi in ora= vione. E pure , foggiunte il Priore, faper egli di certo che le Porte tutte del Monaftero (tavano chiu- fe dal faríi della notte, fino al giorno; ed ellendo ve- riffimo ció che ambele parti atteftayano » dovette conchiuderíli che il Signoreveniflea molriplicar la loro prefenza , a finecon tal buon efempio elebito al pubblico , acquiftando piú di concetto ,riufcifle= rodi maggior autoritá le loro dottrine propalatea dal pulpito . 3 Segul pure un altoconcetto preflo tutti um raro prodigio , che operó a beneficio di certo Chie= rico per nome Domenico Dominquez . Era quefti, nativo da Manzaneda, e viveva applicato agli ftudj dell umane lettere , con buona intenzione di ellerea promoflo al Sacerdozio; ma per certa grave defor= mita nella gola , non vi fu mai alcun Velcovo, ik quale volefle conferirgli un fol Ordine . Sopramo- doafflitro per tale difigrazia il Giovinetto » portollk alla Mifione di Tribis, e dopo tutte le diligenze per acquiftarfiil Santo Giubileo , fi prefentoal Ser- vyodi Dio, raccontandogli quant' occorseva , ed in. liemo

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz