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be ADIRCE a A pe po A: es HN el e >» A ' FRE 4 eat ' AN a ca is A 2 dm E q na Id, Y: o6. VITA DELV.?P. DACARABANTES: eo , fe il popolo , che udi il romore ,non fofe acom foin fuoajuto . Fu tale peró il conquaflo, chedx, «ale orrida pelta ne rifenti in turte le membra, non potendo piu reggerí in si de” piedi , dovete, eflere portato di peo alla Villa del Ferrolo; oy giunto ,ommeflaogni curadifua perfona, applicofi alla cura fpirituale de* fuoi proflimi , pubblicandy fenza verun' indugiola fanta Miflione . Rifaputafik nuova del fuo arrivo tanto fofpirato da quel popolo tutto, certo Cavaliere d'un luogo non molto diftan. te,il quale giaceva gravemente infermo , fpediD, Antonio de Somoza fuo figlio al P. Mifhionario, con fupplicarlo di fua aiftenza prello del Signore; cui rilpofe il Servo del Signore , che ritornato a fua caía wi troverebbe il Genitore in miglior eflere , come di fatto fegui. Scorfi alcuni pochi giorni l'Infermo «erovoffi di nuovo alfalito da nuova febbre piú peris coloía della prima, e volendo D. Antonio fare ritor. mo al P. Miffionario per ottenere la Ícorta delle fue orazioni: No Figlio , non ti prender pena , rifpole il Padre , perche il Signore, attefe le orazioni del fuo fedel Servo , mi fa fapere quefta eflere ¡ultima o miainfermita : debbo per tanto morire , e muojo vo: Jentieri , Íperando di pafíar a godere l'eterna gloria, come di fatto fegut; perche manito degli ultrmi Sa | ramenti , terminó poco dopo la vita colla morte ” Giufti.. 8 Avyenne fimilmente un cafo in quefta Villa, nel quale fpiccó a maraviglia linfinita mifericordía del Signore , fempre in pronto ad accogliere chiunque con vera penitenzafi convertead ello lui . Certo Cas valiere di vita molto fcandalofa a tutto il pubblico, volle afiítere alla Miffione , con buon efempio fimil- mente del pubblico turto y e per tré volte accularí in |

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