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Í k | | p E LIB. 1h CAP. V. 195 Ne finirono qui gli oífequj d'un tal” elemento ; pe che dovendo chiudere colla confueta proceílione di nitenzala lua Mifhione; il Cielo fi copri di nuvole nlifime, che minacciavano per ogni lato acqua in molta quantita ; anzi cominciando di gia a piovere , il popolo penfava al ritirarí ; po 11 Predicatore, cellando per qualche poco dal difcorío, alzó le pu- ¡lle al Cielo , in arrocome di comandar alle nuvole ; fcia rivolto agli Uditori ; non temete ,diíle , ave» remoil rimanente di quelto giorno tutt' al propofita rle noltre funzioni. Nesitolíto lo ebbe derto, che Etrvero in un baleno le nuvole , e reftó il Ciel fere= no, con quelto bel vantaggio, che la fcaría pioggia feguita collo fpruzzar il terreno avea fedato infiemo il polverio,che alzandoíi in aria aurebbe recato noja, eincomodo al popola. 7 Siccome poi fcorrendo quefte Diocefi di Mon-= dognedo , e di San Giacomo copiofiflima fi era la raccolra , che faceva dell” anime conyertite al Signo= se ,Cosi veniva ad eccitar contro di fe tutto Podio de* Spiriti infernali , che non ceffavano di mover ogni machina peropporíiad un tanto bene . Una mattina, mentre in tempo che il P. Fr. Alfonío predicavaz. , flavaí eghi palleggiando , per ellere in pronto a chiunque ne lo ricercaíle O per confellará , O per configho , Q peraltro;fe gli accoftó un Uomo inabisw to, e portamento di Romito, il quale fingendo aver cole da conferir infegrero , la tiró in luogo apparta= t0+ Dinulla fi accoríe l'lanocente , tanto permet» tendo il Signore per efercizio della lui fofterenza ; quando il Maligno , datofi aconofcere per quello ch* eglt era; lo prele con violenza per la barba , indi paísd a caricarlo di tante , e tanto gravi percolflez, che doyeya ficuramente ftenderlo fracalato , e mora .- N 2 to» la

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