BCCPAM0001161-6-0100000000000

194 VITADELV.P. DÁ CARABANTES. di per uno ftincoaffatto rotro ed una praga,che ya niva a rodergli le carni vive della ttella gamba: gh Servodi Dio ,chefia vifitarlo, nell' atto di prenda, re congedo , lafciollo con un fegno di Croce; pofeig glicomando , che fofle in quel giorno alla Miffiong, Eccome ,rifpofe il Cavaliere , poflo io ellere in que íto tato ad udirvi ? Tant' e,replico 11 Padre : f: mate la fanita , oggi fenz' altro fiace al difcorlo. Ub bidi 'Infermo ,facendofi portate , febbene con gran de difficolta alla Chieía , e con maraviglia dí quan il videro entrare si malamente ftorpio , a'ufc; fanife fimo, a da fe , e ben aus a fua caña, Scorfo quálché tempo dopo delle Miílion: ; quello medelimo Cataliere rimale forpreío da una grave, e molto pericolofa infermita , e vedendofi ridorto all eltremo di fua vita , chiefe ad unafua Sorella perno. me D. Giovanna de Lamas, che gli detle a bre nel! acqua fpolverizzato uu grano ottenuto dal P. Giu feppe , di quelli che fervono a contar nelle Corone, Ave Maria . Sopravenne il Medico in tempo cheh Dama difponeva la bevanda peril Fratello,e in uden do il tutto , le dife, effer ottimo rimedio per accr lerargli la morte ; ma Pefferrofi fu , che forbirala, bevanda , con la polvere , die tofto fegnali mantel SS miglioramento , e in breviffimo tempofi trová 6 Mentre pure un di camminava in quefta Villa accoimpagnato da perfone di conto, fi diede impro-' vilamente a piovere alladirotta , fenza dar tempo? fecolari di ritiraríi al coperto ¿ ficche Vacqua bagnó tutti ,a riferva pero del P. Miffionario , il quale non rimafe pur tocco da una minima goccia , con iftupo- re di que” Signori tutti , che non finivano di ammi. rar un tal Domo, rifpertato per fino dagli Ae dd » e na y So “le A Ñ y 4 4 4 E cm Pe A j 4 , ¡ A E

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz