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L1B.11M CAP. 1P. 185 Dopo tutte le diligenze ufate per acquiftaríi il fanto Giubileo anneffo alla Mifsione, vide il Divoto , ef- fendo fvegliatifsimo, un Perfonaggio di afperto ve- nerabile , con uno ftromento muficale in mano, q val andava tafteggiando , formandone una armoma , alla vale niun altro concerto pit dolce poteva ugua- gliarí ; La mufica duró perlo fpazio di here conti- gue ¿ manon fembro achi l'udiva che momentanea , parendogli , dopo Peflere [comparo il Mufico, di alfere ftato inun pieno coro d'Angeli . Fece di poi manifeíto il Divoto,quanto gli era feguiro al P. Mif- fionario , il quale fenza veruna difficolta fpiegoó 11 cutto; dicendo, che gli Angeli fannofeltaquando un Peccatore fi converte a Dio, giuftale parole del Re- dentore Gesú nel Evangelio: Jta dico vobis gau» dium erit coram Angelis Dei fuper uno peccatore_, penitentiam agente; Che peró una tal armonia for- mata per mano: Angelica , veniva a rifpondere all armonia de' buoni Cattolici, li quali eflendo corde ragionevoli , e fonore ; al tocco efficace della divina grazia rendevano efli ancora , con una vera conver- lione feguita intutti , un fuono il pitt dolce, 11 pit grato all” Altifimo . Nel giorno poi , che deftinó alla procefflione generale di penitenza, fe gli prefen- 10 d'avanti un Giovane di buone qualita , e glidifle, non poter convenire a tal funzione per effer 1l di, im cui moleftavalo la Quartana . 1 Padre gli rifpofe_, che foíle pronto alla proceflione, e non temefse di febbre; perocch' egli da quel punto comandava alla Quartananel nome di Dio, che lolafciafleaffarto ; e cos1fú y perche né intal giorno , ne mai pili venne a parirne moleítia. E*occorfoaltresi pitye piú volte nello fcorrere che faceva queíta Diocefi , che fendo ebbligatoa dover predicar in campaguasaperta perla quan-

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