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A O a e rr tati : - | | l | | AAN | O AÑ A O A == coctacia MAA + ti E e E >ai a PAN O Y o ¡PE AA A AE dice A Ls UR a O iS e r A E es FNG po ra E a a, ED 18: VITA DELV:P. DA CARABANTES popolo ,arifervadi un folo; il qualeí<bbene ing! to , e pit volte pregato di fua aífiftenza, nomvolle! acconfentirvi pe :dicendo effere mezzoT go ,e pero baltevole da fe per ben incamminare ¡4 popolo. Tale renitenza era di Ícandalo a molti, fingolarmente a'fuoi Parrochiani tutti, vogliofimj di convenire nella maniera pit folenoe infieme cop; altri a quefta fagra funzione ; e perche offendeya¡ mifero non leggermente il Signore con tale fprezz Icandalofo della divina Parola ; pria che terminafiey Mifhone , terminó con morte improvifa , infelics mente il fuo vivere. Si conobbe poi dopo morte, non eflere vifluto né men mezzo Teologo, perche con dottrina appreía alla Ícuola di Lucifero ;nemi. ciífimo della fana Teología, fervival di due mifure, Puna picciola per vendere il grano ; Valera grande, eccedente la taílara dalle legi, per comprarlo : con, che lafció a tutti manifelto argomento d'aver perdu to colla vita del corpo anchequella dell” Anima. 4 Con un altra morte niente difimile volle punis il Signore un Sacerdote, che fifece beffe di quanto proponea dal pulpitoilzelante Miniítro dell Evan» gelio. Intefe certo grave difordine , che feguiva ne. li Ecclefiaftici di portaríi unitamente a giuocar se | renelle Ofterie pubbliche , onde poi ne feguivan ' ebrietá , rifle, e beltemmie, che offendevano il Po. | polo . Come zelantiflimo ch' egli era di fradicar af- fatro da” luoghi ove predicava , ogni mal ufaoza; mallimamente fe fcandalofa , fe la prefe un di contro di tal vizio con molto fervore dal Pulpito , facendo vedere eflere un peccato graviílimo , occafione prof: fima ad altri molti ; e dopo l'avere propotti li moti. vi pid efficaci ad ottenerne l'emenda ; intimo, quan do tofto non feguiíle , un feyero caltigo 2... ¡des > n- "adds. dl

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