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L13.11. CAP. 1Y. >. 181 cimore che il freddo pit dell ordinario intenfo , non ayelea recar nocumentoalla lalute de i corpi; ma un tale divieto non baftó a temperar 11 fervore di que* Popoli , de”quali fenz” alcun riguardo alla rigidezza della ftagione pit di due millaíi difci plinarono a lan= ye , 2 In queña Villa rifand il Servo del Signore con una fua benedizione varjinfermi , frá qual riferire- mo folamente la falute iftantaneamente riportata 2 certa Femmina pernome Annadi Arnefto. Pativa_ quefta gia da molto tempo un male graviffimo, non conoíciuto da verun Medico , e vedutrafi in vicinanza deliamorte » o perfona che fupplicafle 11 Servo di Dio d'una fua vifita . Fi tofto alla di lei cala , € introdotto nella ftanza ove giaceva , le formó un fe- gno di Croce ful capo; nel che confiftetre tutta la dé lei fanita , perche , vomitate certe immondezze con alcuni capelli, immantinente fi:alzó da letto vigo- roía, efana . Inqueíta medefima Villa celebrando ik divino Sacrificio nella Chiefa delle Madri Francefca- ne Scalze, fu veduto alzato daila predella dell” Altare due palmi , e cosi infiammato in volto , che fembra- ya un ferro arroventato; prodigio , che ben fovente ammiravafi ineffo lui ,e maffimamente quando par- lava, oppur udiva chi parlafle dell eccellenze di Maria. 3 Noniftenderemo qui diftintamente le fatiches da effo lui foftenute nellofcorrere , che fece per ogni angolo di queíto ampio Vefcovato, néil frutro gran» de , che ne rifulto in tutti dalle tante Miflioni , ma folamente riferiremoalcuniavvenimenti degnidi piú precifa memoria. Nella Villa di Giantada, alla qua- le pafso dopo aver faticato in Monforte-di Lemus $ concorfero tutti Parrochi de* luoghi vicini collorg bs M3 po-

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