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LiB.11% CAP. 117 171 cui fegui la confueta benedizione, reftó tanto fpazio di giorno, Che le perfone pit favie giudicarono avelle il Signore in tal es rinovato il miracolo di gia operato ai tempi del Capitano Giofue. Ter= minatala Miflione inCitta , fu pregato dal Signor Conte di Amarante a voler coltivare co” fuoi fudori il popolo di Pietra furata , luogo di fua giurifdizio- ne, ove li Portoghefiaveano poco prima in tempo diguerraatrerrato un fuo nobil Palagio; e quiviap- ena giunto olfervoífi da tutro il popolo una mara- viglia ,che tutti mife in grande apprenfione, nefark fenza profitto il riferirla. Nel fito, ove prima fla» vaí fabbricato il Palazzo , videli per l'aria un uccel= lo di groffezzacome un caítraro , il quale andava_, lentamente volandoin giro ,quali fpogliato di pen= ne ,ed'ogn' intornocircondato di fiamme ,che man- davano infieme funto . Tutti ftupivano a tale novi- ta , ne v'era chi baltafle ad indovinarne il miftero 3 fe non che poco dopo fi ebbela nuova di elere paí= fata al Signore V'anima di D. Alfonfo frarellominore del Conte . Recata la contezza al P. Mifhonario » non manco di raccomandar fubito alle orazioni del popolo Anima del defunto Cavaliere , efortando tutti che lafuffragafTero con Melfe , Indulgenze , ed altre opere di caritá criftiana . Cid efeguito dal Conte, e da fuoi Sudditi tutti ¿ mentre nel giorno feguentea gl' inviati fuffragi favafi il Padre predi- cando in un'aperta campagna; a vedura dell” Udito- rio tutto com parve il medefimo uccello, non pit Ípo- gliato di piume come prima, ma vagamente adorno, accompagnato d'altri uccelli pit piccioli ,chefoave- mente cantavano , e dopo varj giri in un modo lictif= fimo d'intorno al palco, s'alzarono in aria; falirono curti infieme tant alto verío il Cielo ,che .. vi- rQ | | ' A is CNN A A Pc rr AR E a e . á A. br

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