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E $b A AO ab Ñ 1o VITADEL V.P: DA CARAB ANTES. atteía lacopia de foreltieri .e ma: ¡MAmente Por ghefí, che com parivano anche da luoghi Ph re ti. Ilvantaggio,che ne rifTultd nell anime tu ft fuperiore a quanto il buon Prelato poteya idear, di manierache prorompendo pi, e piú volte in ciflime lagrime di confolazione , edi grubilo, mava dire, che fi conofceva al fine de' fuoi Biorni, 4 Che moriva bencontento in vederfi efaudito dal Si nore con quella grazia inceflantemente fofpirar 3 veder una riforma generale di coftúmi nella fa Diocefi , pria dí toccar 1'ultima meta del luo vie vere. 2 Obbligato adunque spa la prima Mifione a, cominciar la feconda , con lempre maggior anfier di afcoltarlo in tutti; fala tale namerofita ¿1 POpO» lo, che nell' ultima Procelfione generale di pentten. | zafi contarono pit di milla perfone , che fi difciplis navano afangue , oltre un infinita di Cittadiai, efo. reltiericoperti difacco, carichi di Croci , € muniti d'altri ftromenti di penitenza. Le Miflioni feguiro» no nel mefe di Decembre per lo pit infeftaro da, pioggie;e purefi godette una fagione niente infe. riore al pin fereno Maggio ; atreftando tutti, che, tal novita infolita, erada crederfi un ben diftinto fa vore del Cielo. Quello peró che diede com pimens to alle maraviglie ,ed obbligó tutti a confeflare che 11 Signore benediceva le fatiche del fuo Miniltro, e Popere di penitenzadel fuo popolo, £u uncafo (tra: miffimo , occorfoin queft” ultima giornata ,ed offer- vato da tutti. Principiatali tardi la numerofiffima, proceílione , prevenuta da un Sermone, e dal Rofla- rio pubblicamente cantato a coro ; tutti credevano Che non dovefíe finire fe non palíata la mezza notte; e puresdopo ben lungo giro,dopo unaltro Sermone, cul

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