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164 VITA DEL V.P. DA CARAB ANTES: abbondanza diacque , che il loro alto mormorio ims pediva il poter aícoltar il Mifionario. Tale AUOyA | 1pettacolo fu l'ultimo periodo della predica; perche ' eutt' impazzienti fi affollarono per bere di quel!" acqua , non mai faz di berne , ftandofi in atto di ma | raviglia mirando , e gultando il prodigio , e infieme benedicendo 11 Signore tanto. maravigliofo nel fu buon Servo. Per fapere poi con pib efatta contez. za, le l'acqua fofle ulcita miracolofamente., nO; 6 fece fotiliflima inquifizione preflo de” pih- avanza | in eta, per intendere fein tal luogo fi fofle veduta_, altre volte acqua: e tutti unitamente rifpoferodi | no ;40zi ne pur intelo pertradizioned di acque,) | di fontealcuno . Si fecero in-oltre varie fperienze da' Periti per indagare le in quel fitovi fofíe qualche yeltigio d'eflervi ftata forgente di acqua, e trovatof non altro che arena , pietre , e giunchi , ficcome il terreno tutto aridifsimo per la ttagione oltre modo focoía ; venne a co chiuderá che 11 Signore avella beneficato il fuo popolo con tale , e tanto raro pro» | digio. A quelto ne fegui un'altro. 'Traghetravano 4l fume Limia fopra dí un batello trenta perfone per eflere alla Santa Mifsione; quando un' onda imperuo. fa diede volta al Batrello ,e tutti fepeli nel” acque, Quanti erano alle fponde vedendo l'improvifo nau- fragio , tutti piangevano la loro difgrazia ; ma il Si. gnore volle far conofcere con qual occhio di pieta | venille a mirare chi di buon cuore compariva adal- coltar la fua divina Parola ; perocchee Viandanti, e Nocchieri falirono tutti a for d'acqua , portati da, un” aura celefte felicementeal lido. Quello in oltre che non laíció minima dubbio al miracolo 4 £ú, che poco dopo il Battello fi rivoltó , e giunfe alle fpon- de , nel quale tutti compiutamente vi ritrovarono quanto

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