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L1B. 11h CAP. 11 16t 8 Terminara la Mifone in quefto luogo, porto afantificare colla divina parola il Territorio tutto della Limia , accendendo in quantt lo afcoltayano anche ne' pil irrigiditi , col vivo fuocode" fuoi fer= moni un3rdente deliderio per le virtú criftiane. In» filteva , come 1 e detto , con tutta lenergia del fuo rande fpirito nell introdurre per ogni luogo ove 'redicafle la divozione del Santiffimo Rofario, e. quantunque il Popolo tutto volentieri fi piegafle nell' accertar un offequio tanto dovuto alla Gran... Madre di Dio; incontroíli in un Parrocho , il quale (ul pretelto di non voler novita, non mai volle reci- tarlo , né permettere che in fua Chiefa fi recitalle , dal quale mal efempio venne indotto un altro fuo eneficiato a far il fimile. Non lafció pero il Siguo- refenza pubblico caftigo una tale protervia; perche avendo amendue le loro biade , poco prima falciate ., di gia ammonticchiate full” Aja; fcaglio/hiall ispao? vilo unfulmine dal Cielo, il quale in un batter d'oc= chio le ridufle in cenere , e palfaro alla caía del Para rocho, oltre molti danni graviffimiche gli reco, tol» fe la vita ad una Mula , che fi teneva in fua Sialla_.5 fagello , che da' Parrochiani tutti giudicato in ven= detra dell” indivozione al Rofario di Maria , obbligó amendue li Sacerdoti a mettere fenza dilazione in opera quanto dal Padre Miffionario veniva loro con tanto zelo fuggerito . Infilteva quelto divotifsimo Servo di Maria, che tale pio tributo fi prelentalle_ alla Grande Signora nel modoil pit riverente, e pi convenevole ; cioé che fi accendeflero le candele alla di lei Immagine d dirilieyo, O dipinta , € degnoÍsi pure il Signore far manifefto quanto foíle dovuto un tale culto alla fua Madre , e Spoía con quelto rara prodigio» Nel mentre , contro Pufato , nella 0 l E

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