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L13.11l CAP. 11 159 savano , Come co:tuma, le Croci per formar il Cal= vario, divozione intitolata V14 Crucis ; era di gia fatto notte 3 quando al pié di una ftavafi recitando il Rofario , formando gli Vomini un Coro , ele Donne Valero. Datofi principio alla divozione, con certa fpecialira di canto molto dolce , apparve un bellifTi- mo uccellino , 11 quale fnodara la lingua , cantava 10- fieme cogli Ulomini di modo che a cadauno fembrava diaverlo viciniffimo , e taceva quando cantavano le Donne ;quaíi che le Donne faceflero baítevole melo» diada fe: Fú pero udito diftintamente si dall' uno, come dall'altro fefTo , confellando tutti dalla vaghez= za delle piume , e dalla foavitá del canto non mai piú udito , dover eflere ficuramente un uccello di Para. difo . 6 Da quelto luogo pafsó ad evangelizar la Parola divina nella Villa dí Santa Maria di Porchera, ed ivi fi a vifitarlo un Uomo di molta pieta 5 il quale fve- logli quanto pit volte avea ricevuto invilone. Pa» dre , cosi parló : gia per molte fiate hó veduto una fpaziofiffima campagoa , che non avea termine, e in ela due Perfonagg¡d'afpetro venerabile ;, che ftavas no feminando il grano ¿; Ellendo tempo di Quareli- madifiloro noneílere ftagione propria per ifparge- re tal femenza; ed eglino mi rifpolero , che si , pro» feguendo la loro farica. Al” una parte di queíta Campo era contiguo un Fiume paludofo pieno di bruttiffimi Serpenti , la cui acqua erapit neradella pece , e mandava una puzza intolerabile; edall'altra un rio d'acque criftalline , che fpiravano una fra= granza foaviflima , inafiavano alberi , frutta , fiori y ed abbeyeravano Uccelletri di rara vaghezza , fem= brando la campagna un giardino il pit ameno, e de= liziofo che poila defcriverfi. Tal vifione o 1

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