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O E ds DS ye S a ARA ae rai, e 158 VITA DELV.P. DA'CARABANTES | mente tutta la quantita del danaro gia difpenfaros nella ftefía fpecic, fenza che venifle 2 MANcar un. | Reale folo . 4 Quefti ,edaltri Cavalieri Portoghefi co dal loro contiguo Regno ad afcoltarlo, vollero intale diítanza dal palco,che nonera loro pofibilena,. vuralmente l'udirne una fola voce ,e pure confeffaro, no di aver udito tutto come fe gli foflero ftati vicinj, Interrogati inoltre altri plebe1Porroghefife intenda vano quanto predicava ? rifpofero aver favellato nel. la loro lingua Porroghefe; e pur era certiflimo che predicava nell' idioma Caftighiano . Da tali marayi. glie fatrcfi pubbliche alle vicinanze tutte, non puj efprimeríi il frutto foura grande che ne rifultó in, que' fedeli tutti ; ridotri ad effeze un efem plareil pil erfetto di criftiana difciplina . E balti il dire ches! P. Mifhionarj, ficcome ad altri Sacerdori deputati ad accogliere¡ penitenti , non reftava che pochiflimo fpazio di tempo al cibo ,edal ripofo ; eche nell* ul.! tima Proceflione di penitenza í1 > menes pivdi cento cinquanta milla perfone ; e mille cinquecento! che fi difciplinavanoa langue; oltre tant” altri yche comparvero conaltri Ítromenti di penitenza. In, quelto giorno occorfe un'altra maraviglia danonom: metterfi, e fi, che circondando la Chieía di San, Rocco , vicino alla q uale fi tenevala Mifhone , varie cam pague di lino ben alto; li padroni credevano dal continuo calpeftio di tal efercito numerofiffimo di papa , Ímarrito affarto anche un menomo filo d'er- a; e puregiunto il tempo della raccolta , videro le| campagne ricolme di foltiflimo lino, atreftando che non ma: quelle tenute erano riufcite loro sifertili, 5 Un' altro bel prodigio avvenne ful terminará di queíta Miíhone. Nell ultimo giorno, incui fi ale zava- 4 E B f