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L1B: 11.C A?. Vil : IS ' imó la Miffione, ene” primi difcoríi gli riufei , da Dioafliftitoin maniera ben fingolare , di commove= re in guifa tale 'Uditorio tutto, che in vedendo , CO me Vomini , e Donne dopole tante lagrime fparfe in tempo che predicava, continuavano , terminati li difcoríi , piangendo in Chieía le loro colpe , ne mai | geffavano dal pianto ; fu pin volte in necellita d'im= pegnaríi infieme co” fui Compagni , per impedire che piú non lagrimaflero , temendo che da tanta quantitá d'umore diítillata dal cervello non ne aveíle a provenir loro qualche graye nocumento . Uguale al pianto fu il fervore in tutti d'intraprendere dopo la Confeffione Sagramentale opere di penitenza ; On» de la Citra rurta fembrava un” altra Ninive conver= tita dalla predicazione di queíto nuovo Profeta. Fra ¡tanti pero , che fi arrefero alla divina voce , tro» voi un Afpide affarro forda,e quelta fu certa Fem- mivaimmería nelle pin fezze difoneíta ,la quale non lapeva rifolverfi a purgar nel bagno della Penitenza le tante fozzure dell anima . 11 Signore , che fpan« deva a" diluvj le fue mifericordie fopra di quel Po» polo tutto , volle vincer P'oftinazione di coltei con uno (traordinario mezzo. Nel mentre dimoraya fo» litaria in lua ftanza ,sbarró la Porta conempitoil pin violento un fiero Cignale di pelo iríuto come Un lírice , avvampante fiamme dagli occhi , dal cui mufo uícivano due fmifurati denti , Conobbe las Femmina elfer queíti non altro che un moltro d'In+ ferno, comparfo ad isbranarla ; onde al primo alpet- ro diede un'alto grido , invocando Maria Vergine in fuo ajuto, e l'ebbe si pronta, che la Beltia immanti+ nente difparye , Vedutali libera per miracolo dalla Fiera diabolica , non tardó pur un momento in por» taríi dal Servo di Dio, al aro tremante palesd ¡1.e con-

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