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128 VITA DEL Y.P. DA CARABANTES, tuttele fue induítrie , e fatiche erano riuícite vane | un giorno , da Dio illuminato, intimo imminenteil divino flagello a chi roíto tolto non ubidiíTe al pres cetro evangelico , che comandava di perdonare le, offeíe ricevute . Nonfe conto il Malvaggio della mi, naccia , perfeverando nell* odio di prima; e nell' idea conceputa di fare le fue vendette; ne paíso molto che | £ú chiaramente veduto da molte perfone di quel luos ' go ftarfene fulla cima di cerro Monte appartato ,tut. to artorniato d'un orribiliffimo fuoco . Tal «vifione fú da Dio dimoftrata in tempo y che ancor viveya, accioche divolgatali , e fatro palefe il miltero, 6 emendafTe ; ma non fort alcun efferto , tanto chel'In. pue ,colto fra pochi giorni da improvifo accidente lenza minimo fegno di penitenza , dal fuoco appa» rente paíso al fuoco vero dell” Inferno. 11 cafo fune» Hiffimo ( fece pubblico , e ficcome acquifto grande ftima al Servo di Dio, che avea faputo predire la di. wina vendetta ; cos) ger tanto di terrore nel po- polo tutro , che non vi fu chi nodrendo livorecontra | di alcuno , non efebifTe tolto fegnal: di finceriflima pace , e per riconciliará con Dio non abbraccialle pubbliche , e ben" afpre penitenze . 6 Paffato alla Cita di Marbella, oltre yarj difor= dini , ed una totale traícuratezza delle cofe,divines, fcoperta inque” Citradini , ebbe ficura contezza, d'uno fcandalo pubblico , che non puo feriyeríi , ne udirfifenza rilalto d'orrore; ed era. chele Donzelle, fenza che Vomo alcunole follecitalleadatro d'impu- rita , correvano in traccia degli Uomini , dateíi con tale sfrenarezza alle libidini , che 11 Vefcovo fran-. camente afferiva.non poter feguir ció., fe non coll indpéria di qualche diabo,.ca. Magia . 11 P, Giulep» pe pienamente informato di quanto occorreva, in» timo
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