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” 16 VITA DEL V.P. DACARABANTES , carono con tanto di fervore al travaglio , che due di eli vi lafciaronoin brieve tempo la vita ; il che fi motivoa que'Spiriti infernali come di cantar vitto. ria , gridando per bocca degli offeíli : Due fono mora ti! Reffano due nemici meno! Spiacque al P. Giys feppe la caduta febbene gloriofa di quelti due fuoi Coadiutori ;¿ onde come prudente, e Íperimentato in tale miniítero , non lafciava d'inculcar agli altri la | diferezione ;avvertendoli, che fi guardallero dalle molte aítuzie del Nemico intentifíimo ad impedir con tutte le machine l'opera divina. E di farto ebbe egli ltelflo a perimentarlo poco dopo quanto folle | avverfo, e quanto malignamente cofpirafle , perche andaífe a nulla una tale impreía. La Villadi aro rimane fituata fulla cima d'un Monte ben alto, per cui da una parte é molto agevole il precipizio; Or mentre ftava predicando al Popolo da certo luogo pin eminente, s'alzó improvifamente per opra dig bolica un turbine di vento impetuofiffimo , che fol» levó inaria un Sacerdote , il quale accompagnava la | Milffione , e lanciollocon tal empito contro del Mif: fionario , che da quanti affifteyano gia fi credeva, che amendue precipitaflero a rompicollo ; ma 'On+' nipotente diede tanto di vigore al fuo Miniftro che baítoa loltener immobile tal urto si violento , qual foífe pin fodo dello (teo Monte . 'Al vederlo difeío con prodigio simanifelto dalle infidie dell' infernale nemico fifece maggiore il concetto in turti , e la (ti ta della lui virei; onde tutt” il miravano, e Vudi= vano come un nuovo Appoftolo, non effendovi pec- catore , per indurato che foíTe , il quale dalla forza, de' fuoi ragionamenti non fentifle muoveríi Paffetro, e la volontá . E difatto ftavafi un Sacerdote afcol= tando certo Penitente viífuro per molto tempo e. ar

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