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113. 12 CAP.VH . 3 lenne in tutte le parti della fua Dioceíi. Rifpofe 11 Miniltro ellere il P. Giufeppe molto in mal eflerez accagione de” travagl; , e ftenti fofferti in Mare; an- zi non poter' egli difporne per non eílere di fua Pro- vincia , eche ben poteva prevalerí d'altri fuoi Reli- giofi prontiílimi ad afTumere tal appoftolico impie- o , mail Prelato , filo nel fuo primo diflegno , fu- perate quante difficolta oltavano , finalmente V'orten- ne , con quel vantaggio nell'anime alla fua cura com= mefle , che fi mettera in chiaro nella ferie del pre- fente Capitolo . Deftinato al travaglio col feguito d'altri quattro Mifhionarj' Capuccini , ed accompagnato dal P. Fr. Alfonfo fuo carnalefratello , portoífi al Vefcovo ydal quale fu accolto con quelle Enimtsmiooi d'afferto , e diítima , che beni convenivano ad un Soggetto di si alto grido in dottrina, zelo, e fantita di vita. Dif pole il favio Prelato , che (i delle principio della fua Capitale di Malaga ; edegli, che in una Citta fiori- ta, nobile , e popolata vi prevedeva le molte difficol- ta ,che di certoincontrerebbe ; quantunque folle da grantempoefercitato in un tale impiego , volle mu- niríi di piú forte armatura; ritirato nella folitudine del Convento, ed applicato unitamente a” Compa- gni per alquanti giorni ad orazioni , e penitenze . UVícito a fuo tempo incampo , e di gia in armi con- tro del nemico; 11primooítacolo,che appena inti- mata la Miflione fe gli paró d'avanti , fu certa [vo= gliatezza in alcuni di prima sfera, a'quali non fem= brava proprio il tener Miflioni in Citta , ed inuna, Citra , elli dicevano, qual era Malaga baltantemente pda di Predicatori , di Parrochi , di Confef= ori ,e di quant' altro fofíe neceflario per l'otrimas condorra d'un Popolo tanto catrolico ¿ma quel Signo- KC»

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