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mor 112 VITADEEY ,P.DA CARABANTES. yolí a. faríe nonpoca y e debole refiftenza > FiCOrÍero al P.Giufeppe, fupplicandolo di fuzafiftenza preflo del Signore , fenza il cui foccorfo proteltavano do. ver ficuramente reltar predadi que'Barbari selor ténmero opportuniflimo; perche dopo brieye Orá- zone , alzoffi all"improvifo una nebbia sí folra , Che non lafciava il poteríi vedere PunValtro in lontanan. za dí quattro palli., con che rei a loro nemici come invifibili , fitroyarono poco dopo in piena liber, Confeílando tutti ció noneflere ay venuto fenza MáNi. fefto miracolo . A queftine fegui il fecondo, e certás mente non inferiore.. Accagione di varie burrafche, ed altre contrarieta di Mare, la Eos: urd tanto a lungo , chea quanti erano ful Vaícello venge A mancar Ogni forta di beyandá. Egli ¿ notiffimo ef- fere Pacqua marina di qualita la pit ingrata , che_, pofla disíi , e piñuatraa ftuzzicar la lete, che 3 Spe= gnerla ; anzi molto nociva a” corpiumani; con tutto ci9 il Servo del Signore volle berne; feguinnel'elema pio il Compagno, e fi 4d. amendue benefica. Cid veduto da” Naviganti vollero barne efli ancora, e la guftarono in manera ben fingolare confacente alla lo. ro neceflira ; non fapendo a tale cosi ftrano avveni- mento Che alzar atroniti le pupille,e le mani al Si. gnore , con dar mille benedizionial Suo Servo . 2 Dopo varj altri incontri colla Ícorta del Cielo Íuperati , giunfe finalmente in Mpagna , e per Gra- nata paíso alla Citta di Siviglia ; ne fenza fpecial dif polizione divina; perche appena fparía la nuoya del tuo arrivo , il Provinciale di Andaluzia ricevette_, carta da Monfignor Vefcoyo di Malaga , con illanze le pit premurofe d'inyiargli il P. Fr. Giuleppe da Carabantes accompagnato da altri quattro Capucci- ni, de"quali bramava fervirlene per una Mi/ñione fo» lenne