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112: VITA DEL V.P. DACARABANTES; | tutto allegrezza andava cantando il Reale Profeta; Subiecit Pogulos nobis y YY gentes fub pedibus mo. | firis. Con un generofo diftacco da egnicofa terrena parto dal! Indie verfo Roma deflinato da cinque Principi convertiti alla Santa Fede, loro Ambafciatore al Sommo Pontefice Ale ffandro VII. CAPITOLO VI X A Bbiamo nel quarto decimo de' Giudici ,chez Sanfone trovandofi un di f;provveduto di alta, e di fpada ,fi vide venir incontro un ferociífimo Leone , contro del quale intrepido fiayvento , lo ftrinfe nella gola, ftrozzollo , fecelo in pezzi , lan Iciandolo fullarena, trofeo di quella forza si mara» viglioía , di cuiera ftato inveftito dal! Onnipotente | Signore; Irruit Spiritus Dominiin Samfon, 6» di. laceravit Leonem quafi bedum , in frufia difcera pens; nibil omnino babens in manu . 11 farro di San- fone cade tutto in acconcio aquanto operó nel!” Indie il noítro Padre Giufeppe da Carabantes . Egli fog- getró all Evangelio Nazioni le pit barbare, che, avelle la Terra : Cacció da quelle vafte Provincie le denfe tenebre dell” Ateifmo, e fece rifplendere in. faccia di que* Popoli tutti la luce della cattolica veris «a : Sconfifle ,e laceró il fiero Leone d'Inferno tis ranno crudeliffimo di quelle povere anime; e cona quali arme? Colla virti del Signore , econ un e tale diítacco da ognicofa di terra benche minima, Nibil omnino babens in mana . 2 E di fatro fi accinfe il Grande Servo di Dio ad | un X

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