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10 VITA DELV.P.DA CARABANTES; abbino' virio ;bevono peró c erto-licore Ípremuto; dalle radici cotte di un'albero ,che non»meno del Vio no €ageyole a turbar l'intellertos d'onde poine fe. guivaJ'ammazzaríi come beftie , e-per confeguenza lo far, fempre full armi per vendicar la morte del!" uccilo coll” elterminio dell uccifore .. Quefte, ed altre molte difficolta oftavano ad una vera converfio. ne di gue popoli ; e pureil Servo di Crifto afiftito | dalla t0, baító a fuperarle in modo, che dopo due anni ig circadi Miflione-, ebbeí adammirare non folamente una piena loggezióne al Vangelo , ma una riforma, di vita , e dí coltumanze in tutti, avveratofí in quel le parti ció ,che del Precurfore di Criíto avea pre= derto Ifaja , come lo abbiamo in San Luca 5 che las lui Mifiione aurebbe ridotte + Pravain diroéta so afpera in vias planas. Vedendo il fruttoincomparabile ri portato a be- neficio diquell' Anime, e come trionfava in tante, Provincie. la gloria di Gest Crifto,-e della fua vera R eligione., quaitunq ue ne giubilafTe ; e ne deffe in 081 momento millebenedizioni al Signore , non era pero foddisfatto, fe non gli riufciva d'indurre la Nazione tutta a foggertaríialla Corona di Spagna; perche inpoterede” Monarchi intutto Cartolici, fa. rebbe ftata inogni luogo , e tempo provveduta di Miniftri li pit. fedeli all” Evangelio, fenza de quali era impoflibile che,dovefle perfeverare nella profef= fata Fede . L'atrentato era fopramodo arduo, perche trattavafi di torre a que* popoli la liberta , e di log-= geuarli a” Spagnuoli, contro de” quali nodriyano un odio il pit fer: gno , ereditato infieme col langue da* loro Antenati; e pure volle i1 Si gnore che un mendi- £o., e dilarmato Religiofo non pia che con una fem plice ivina grazia , da cuifempre riconobbe iltute

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