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: LIB. 12 CA?.V. A lalciar in vitadicento perfone ,cheunafola. Li De fanti venivano interrati da” Parenti nelle loro mede fime cafe, celebrando le efequie con pianti, e fchiama mazzi, e cantando un” Ámico le azzioni del morta da efl'o lui fatte invita . Per farne di poi l'anniverfa- fio aprivano il fepolcro, brucciavano le ofía delmor- to, e imbandito un folenne convito a' parenti , ed amiCi , mangiavano , e bevevano allegramente, ter= minando il tutto in una fomma confufione - Quando moriva un Principe de Caribbi , ufavangli quett” onore di ammazzar la moglie piú bella, e pit gradi- 11 al Sourano defunto , ed interrarla unita ad eo lui; L'ignoranza loro nelle cofe fpirituali era fomima4 perocche colla vita del corpo , credevano finiffe il tutto, e ció chetaluno , ftenterebbe a concederé ; nonavevano cognizione alcuna di Dio; onde inter- rogati anche li pit accorti : chiavellefarroil Cielo, e la terra? rifpondevano di non faperlo , e dopo Pavervi peníato., e ripeníato , ¡replicavano di non lapere fe.mon quefto : che gia da molto tempo erano far . Tal era Pignoranza di quelle mifere genti; iicche per introdurre in elle le cofe della Fede , era neceflario in primo luogo Vandarne in buíca peri monti , e per le felve ove abitavanodifperí ,d unici al pit in tre ,:0 quattro cafe , e adunarli in alcuneú popolazioni , accioche poteflero afcoltar la Paróla di Dio. Fatto quefto ,enon fenzamolte difficolta, era precifo V in eguar loro il vivere politico , e da? ragionevoli, di poi ilcattechizarle , ed iftruirle ne* miíterj della Fede , nelle virtt morali, e Criftianeá4 per pofciaconferirloro il Santo Battelimo . Né mis nore ftento vi fi richiedeva nel. comporre le loro difcordie,e rivalitá continve cagionate per lo pit dalle loro.ebbriachezze ; perche Pe non, . abbino
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