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LB. 1k C AP.V. 107 glio diquelle Genti tutte che unitamente confeíla4 vano reltar privi del loro Padre. Ció, che tutti fo» pramodo affiggeva, fi erail vederlo mancar a pocó a pocodi pura 1nedia, atrela una fvogliarezza, e inaps perenza dí quanto mai gli efebiffero ;: La onde. certa Indiano , in vederlo ridotto a tal éltremo , Pinterro- go fe per azventura apperifle ciboalcuno de' fuoi paefi anche ftraniffimo ? con proteftargli che farebbe fubito a.cercarlo , quantunque fapefíe dovefle coltar. gli la propria vita. 1] buon Padre , udita la caritates vole oferta , rifpofe che farebbegli grato un uecello di quelli , che fi trovano fulla cima del.Monte Guás charo . Quelti é un Monte altiflimo, alla cui cimaz non fi puo falire fe noncon grande ftento ,e manifelto pericolo della vita , perlettrade angulte feminate da duriflimi , ed acutiffimi bronchi y e per le fiere mo» firuofe , che di fovente s'incontrano . Ad ogni modo PIndiano tutro vampe di carita la pit criftiana, e di affetco veramente maravigliofo verfo del fuoamatif- fimo Padre', fenza perderé né pur un momento di tempo s'accinfe alla faticofifima falita; e puo diri venile portato,e difefo dagli Angeli , tanta fulave- locira', concui arrivd alla cima del Monte, prefe Yuccello , e la celerita ¿con che prefentolloal!' Infer= mo , del qualefarrafi tofto vivanda , con buon guíto le ne cibo, cominció a rifentirne miglioramento, di maniera che ricuperato l'appetito , in brieve tempo ricupero le forze ,eda beneficio di quell'anime lez fatiche di prima. --8-Quanto veniflea coftargli dí fudori, e di ftenti il ridurre que” Barbari ad uno ftato di veri Catroli- ci ,tagevole ilconghierturarlo dalle difficolra., chie oftavano . Le altre Nazioni quantunque Infedeli ri- conóícendo alcuna Deitx , profellano qualche Reli- gione
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