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LUBAL CAPV. > 103 al Popolo, e terminato fopra di tale iniquith un ale tro non menoforte difcorío , ufci , da Dio illumina= sos, in quefta fatale dinunzia: Veggo beniísimo , ¿he voi protervi pit che maiinquetto infame vizio, non fate verun conto di quanto vi predica il Signore per mia bocca; perd vi faccio fapere che non feguen= do fubito lemenda; il fiume per giufto caftigo di Dio fi allontaneráa da voi, edio , che fono ftato il rimo, faró 'ultimo Capuecino , che vi predichila divina Parola. Tal profezia fembró a coloro una fa- vola, mafi videpoco dopo pienamente addempiuta; perocche profeguendo nelle loro difoneíta ,il fiume Jafciato il fuo alveo antico , fi ritiró per due leghe » e piú dalla Citta , ove anche di prelente corre com danno indicibile de Citradini, che valevaníi per loro ufo cotidiano di quell' acqua .: Conofciuto il divino caftigo in pena de* loro peccati , chiamarono un Ca- puccino per loro Predicatore ,e quelti febbene lanif> fimo , prima di metter piede in Citrá ,cadde repen- tinamente morto + chiamarono dopo qualchéetem po ilfecondo , al quale avvenne un acccidente 19 fur fimile . Finalmente atterriti , e compunti de loro peccati fecero molta iftanza per aver una Mifsione da un” altro Capuecino. Sapeva quefti la profezia del Padre Giufeppe avveratafi in due altri Predicatori; ad ogni modo confidato nella pierx del Signore , le cui minaccie fono bene fpeíso condizionate ; accettó Vimpegno, e dato principio ad una fervorofa Miísio» ne , laterminó con quel frutto di vera penítenza nel Popolotutto , ch? era ficuramente d'afpertará, fotro da mano d'un Dios; altamente fdegnato . 5 Di tali, ed altri fomiglianti mezzi valevafi la divina provvidenza per convertire quell' Anime, e per vie piú fabilirle nel!” abbracciara Fede , febbe- 6 ¿ ne

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