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93. VITA DEL V.P.-DACARABANTES., ca ; perocche diverfi Valcelli de' prh fort, ruvolú | dalla medefima tempeltaandarono a fondo, colla pera dira di.quaturo milla períone , e mercanzio di qualita diverfe alla lomma di cinque millioni, e-piú; Gcche il naufraggioal piccolo , e debole Parache era ineyis. | tabile ;con turtocidaliftito dalla forza di Maria San. tiílima invocata dal fuo Seryo divoto, giunfe con, ogni profperita al fuo Porto. Un tale prodigio alfin curó di pit il P.Giuleppe, ed i Capuecial tutri nel, | loro appoftolico miniftero, accagione-di certa mina | occultiflima difpofta dall” Infidiatore maligno ad elterminio della Mifhone ,che venne in tal congiun- | turaa Ícoprire, e fi refe vana. Sul naviglio medefi- mn mo portavafi all' Indie un Signore Spagnuolo nova= : mente eletto per Governatore d'una Provincia con» tigua alle Miflionidei Capuccini , contro de” quali,, oltrele calunnie preílo di Moníignor Nunzio, avea» no li Perfidi ftefi ordita una trama la pit iniqua pref- fo del Reale Conúiglio ; edera di obbligarli a. cellar fubito dal loro impiego , come chedi grave pregiu- dizio alle ragioni del RéCattolico , e farli ritornar tute” ín Ifpagaa. 1lCavaliere perfona dimolta pru- | denza, e pieta ,cheferbava infegreto Vordine Reale per intimarlo a Religio(í in forma pubblica , fubito giunto al fuo governo; veduto, etoccato con mano un tale prodigio ,e guítatainsi lungo viaggio la fan- ta, ed egualmente faggia converfazióne del Uomo dí Dio ; prelolo in difparte gli manifeltó quanto occor- reva ¿ poi dife : Non ho bifogno di piú argomenti per conoícere la voltra innocenza , e la fomma perfi- dia de” voftri memici , e vi giuro che non efeguiro queft Ordine quantunque fapeíli che il non ubbidi- re mi dovefle coltar il capo: Sara poi mio impegno Vinformar inceramente Sua Maefta , ed il Real Con- figlio

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