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£LiB.11. CAP. 111 dar qualche poco , vi ando in tempo , che aveadi gia fpirata Vanima . Al trovar che fece i Genitori in un olente rammarico per la difgrazia loro occorfa, do- o alcune parole di confolazione , Chiefe di voler veder il cadavero della defunta , al quale rivolto, dopo l'eflere ftaro qualche poco colle pupille fiffe al Cielo; Quefta fanciulla, diffe , non e morta , ma, dorme ; indi prefala per una mano la deftó dal fonno profondifl:mo della morte , e non meno fana ,Che vi- va reftituilla a' fuol Genitori , con maraviglia de” circoftanti , applaufo univerfale di quella Provin- cia , e fingolare vantaggio della Religione Cattoli- ca ,che fempre piv andavafi dilatando ; glorificando tutti quell' Onnipotente Signore » che per mezzo del fuo Miniítro operava tanto inauditi portenti. Si vá ampliando fempre piú in quelle Provincie la Religione Cattolica , € fieguono varj contrafti5 obbligato a pafJare a Madrid con fua vit- toria , e de” Compagni fuos . CAPITOLO IV. 1 A Quella grande Matrona defcritta nell* Appo- califle , veltita di Sole , coronata di Stelle» e tutta Íplendori ¿che ftava gridando in atro di dar in luce quel Figlio de” fuoi dolori, Figlio di grazit. pellegrine 5 ftava prefente la gran Bettiadi lerte Ca- pi, coronata di Íette vizj capital: , afperrando che ufcifle 1l parto per divorarlo , ma dopo che vide li fuoi attentati tucti a nulla; merceche uno Spirito Serafico ; ciod San Michele , accompagnato da una efercito d Angeli , fi oppofe al dí lui ardimento , € ricacciollo negli abiíli Íconfitto, difegno penes a

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