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34 VITA DEL V.P.DA CARABANTES:; co , ma civile altres1, ed umano , dacu: loro proye. nivano tante fpirituali , e corporali comoditá, che prima non fi godevano dallo ftarne feparati, edif rfi; tutt' il miravano con affetto il piú tenero, ne apevano ftaccaríi dalla lui prefenza. In occorrenza del dover abbandonar alcuna di quelle popolazioni, fiadunavanoinfieme tutt: Uomini , Donne, efanciul. hi, egenuflefli , colle mani giunte parlavangli cesi ; Padre Santo di quefta graziati fupplichiamo che ritorni prefto: Tu fei nofiro Padre, e come tale ti amiamo , e te folo cerchiamo . Colla medefima ef- preflione di affetro tutti fi efebivano prontiffimi ad accompagnarlo, e fervirlo in tutto ció che gli foíTa necellario . Nel ritornare poi che faceva, feguito da gran popolo d'Infedeli convertiti ; al primo ve- derlo comparir da lontano , alzavano le voci gridan= do: Viene il Padre . Viene ¿l Padre , correndogli tutt' incontro per dargli il ben venuto, e per ellere da lui benedetti. $ Vi fu certo Principe de* pin valorofí , e rino= mati fra di quella barbara nazione , il quale non fa- pendo ftaccarí dal Servo di Dio, fece fabbricar una Caía contigua al povero Ofpizio , ove albergava in- fieme co' fuoi Compagni , per elere pin vicino al godere della lui prefenza , e dolce converfazione . Avea queltialTegnato certo fito abbondante di caccia per alimento de* Miflionarj, e quelta era onninamen- te rifervata , con ordine efpreílo che niuno ardifle toccarvi ó uccello, ú fiera alcuna . Quando compa riva alcun foreltiero , voleva che all' entrar nella, Cittá , edall' uícire , fi prefentafle dal Padre,e chie. delle genuflefTo la lui benedizione . Ne lafció il Si. gnore fenza ricompenía un tal affetto di pietá , per= £he caduto infermo a morte ,ed elfendo (tato in vario nn coB=

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