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Jub Pro Cosi procedettero le cofe fino a tutto l' anno 1863, ma in fulle prime dell anno 1864, il P. Guardiano dei Cappuccini di Scandriglia fi rivolíe a quefta Sagra Congregazione, implorando, che prendefíe un provvedimento in vantaggio del fuo Convento contro 1 efclufione dal far la cerca in Montorio, Quefta fupplica fu rimefía a Mon- fignor -Vefcovo di Poggio-Mirteto per la con- fueta informazione, e voto. Avutone il relativo rifcontro, fi fenti anche il voto del Rmo P. Ge- nerale dei Cappuccini, che foftiene ¡ diritti del Convento di Scandriglia a lui foggetto, e quindi ne fu fatta relazione nell Congrefío 11. Luglio 1864, e fu rifpolto ,,¿n Decsfis Jub die 29. Mar- tii, el 23. Augufte 1822 Dopo ció per- venne a quefta Sagra Congregazione un di- fpaccio di Monfignor Delegato Apoftolico di Roma, e Comarca col quale eccompagnava, € raccomandava un atto configliare del Comune di Montorio, mediante il quale a pieni voti nel giorno 20 Novembre 1864 favorifce la domanda dei Cappuccini, ed infifte, e prega che anch' efi fieno ammeffi alía queftua del Vino, e del Grano, In tale atto configliare uno dei Configlieri di etá avanzata prefe la parola, e fviluppd le ragioni per le quali i PP. Cappuccini di Scandriglia do-. veflero efíere ammefi a queftuare nel territorio di Montorio Romano. Egli incomincia a dire, - che quando era in piedi ancora il Convento di S. Angelo in Montorio, niun altro Convento vi efercitava il diritto di queftuare il Grano, ed il Vino; ma che abbandonatosi dai Riformati il Convento fuddetto, Montorio accolle ad eleguire la queftua vari Conventi dei Francefcani, maf- fime i Riformati di Ponticelli che certamente non godevano del diritto del Convento di S. Angelo, mentre tale diritto era inerente a quella caía, la quale abbandonata dai Riformati cefló con efía eziandio detto diritto. Aggiunfe, che la popola- zione di Montorio era crefciuta quafi di una metá, e che la coltivazione delle Viti,..e del Grano fi era aumentata in proporzione di uno a dieci, e che quindi non avvi ragione, perché mentre fono ammefi alla queftua altri Religiof, non debbonfi ammettere ¡ Cappuccini di Scan- driglia, dai quali i Montorieñi ricevono quotidiani vantaggi fpirituali. Di piú offerva, che i Cap- puccini fono neceffari a Montorio per gli ofhici, che preftano ad un Tempietto di Maria SSma, che rifcuote molta divozione; e fece finalmente riflettere, che i Cappuccini allontanati dalla que- ftua, avrebbero del pari rinunziato all affiftenza, che preftano a quel Santuario, e che fi fareb- bero aftenuti dal rendere quei fervigi (pirituali * che attualmente rendonó a quella popolazione di Montorio, la quale ivi accorre in folla ficura di trovare a propria difpofizione iPadri di cui ab- Tom. X. PRIX 501 e bonda quel Convento, Gli altri Configlieri tutti a viva voce non fecero altro che applaudire, ed approvare, aggiungendo, che fi pregafíle '' Apo- ftolica Delegazione ad interporíi validamente prello quefta fteííla Sagra Congregazione per vedere realizzati i loro defideri. In quefto ftato di cofe la lodata Sagra Con- gregazione credette, che l' affare meritafíe una piú feria confiderazione, e quindi-invitó le parti a dedurre le proprie ragioni, e rimife P efame definitivo della vertenza all autorevoliffimo giu- dizio degli Emi Patri congregati in piena adu- nanza. Intanto il Rmo P. Generale degli Ofíervanti fi limitó a rimettere una memoria del Ritiro di S. Bonaventura di Roma, a cui egli pienamente aderiíce, nella quale quefti fi lagna, che i Cap- puccini non obftante la proibizione derivante dalle decifñioni della Sagra Congregazione non fi fieno mai aftenuti dal queftuare Grano, e Vino nel territorio di Montorio. Imprende poi a confutare lP atto Configliare, di cui fi e fatto fuperiormente parola, e dice che non fenza gravi motivi i PP. Riformati s'induflero ad abbandonare il piccolo Convento di S. Angelo fabricato a ridofío di alta rupe, dalla quale fpelío diftaccandofi fafí, mettevano a pericolo la vita ftefía dei Religiofi, e febbene fuccefivamente s' impedifíe la rinno- vazione di tali difaftri, pur tuttavia la fituazione fredda, ed umida reftó come prima: perció € che la fabbrica avendo fofíerto, durante 1'afíenza dei Religiofi, non tornarono ad abitare il Con- vento di S, Angelo, la cui diftruzione fu compita dai Montoriefi, che trafportarono al proprio paefe Campana, tegole, e quanto pit vollero. E comunque fofíe al loro difetto fupplirono, e fup- plifcono in pro dei Montoriefi i Religioh di Pon- ticelli, i quali per quefto a buon diritto fucce- dettero ai Religiofi di.S.. Angelo nel raccogliere * elemofine; molto piú che avendo ivi il Novi- ziato veríano in maggior bifogno. Che poi dai Padri di S. Maria (prolegue a dire) fi contrafti la queítua ai foli Cappuccini, non ai Pafhonifti, non ad altre Religiofe Corporazioni ció avvenne perché le deciñioni della Sagra Congregazione, che in proprio favore meftravano i Padri di S. Maria, non avevano ugual pefo contro i Paffio- nifti, e gli altri Religiofi, come contro i Cap- puccini, i quali, ficcome quando fufhifteva il Con- vento di S. Angelo, fenza queftuare in Montorio, trovavano altrove il proprio foftentamento, cosi fenza il menomo divario avrebbero continuato a trovarlo, quantunque i Padri di S, Maria fofíero foftituiti a quei di S. Angelo nella queftua di Montorio; tanto pit che qualche aumento di Popolazione, e miglioramento nella coltivazione fono piú, o meno avvenuti anche negli altri Paef. 126 Anno 1865. p ¡ 1 E ¡ il hi ! ÓN 7 B ! e ! Hi l TH PP. A

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