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460 Mariano D'Alatri miracolo se non tocca le sue. Da questo eccesso di mangiare e di be1:1e nasce che i Tedeschi non habbiano lunga vita universalmente quantunque l'aria per se stessa sia sanissima. ' Del resto, gli Alemanni sono assai devoti e Mudiano sopra gli altri attendere al culto divino, di modo che non vi è servo né artefice che ponga la mattina mano all'opera se non dopo haver 11ecitate le sue orationi. In oltre, per un certo dono naturale, amano i popoli l'honestà e l'equità; e certo, per confessare il vero sono più nati alla candidezza, schiettezza e semplicità che all'astu'. tia, alla fraude e all'inganno; insomma, più atti a essere ingannati che ad inganna1:1e. Amano le scienze, hanno inclinatione alla musica apprendono diverse lingue, sono industriosi et inventori d'oper~ meccaniche: onde se gli attribuisce l'inventione della stampa, della polvere da cannone e dell'arme da fuoco. Storia religiosa, politica, militare antica e recente V'è, nella cronaca, una parte che crescit eundo con il progre– dire del viaggio e, quindi, dei volumi. Quasi inesistente nel racconto riguardante la Spagna, essa diventa molto rilevante, anche se non preponderante, nell'ultimo volume in cui Filippo descrive la visita alle province d'Italia. Vogliam dire del ruolo dato all'erudizione sto– rica. Molti fattori influiscono su questa evoluzione del diario, e cioè: la facilità di avere opere storiche a portata di mano (nella Biblioteca del Collegio S. Lorenzo da Brindisi vi sono ancora molti volumi che erano in uso della curia generale al tempo in cui frate Filippo fun– geva da segretario), la tentazione di allargare il campo degli interessi e di nobilitare il suo racconto, il desiderio di innalzare l'Italia al di sopra delle altre nazioni con il ricordo della sua gloria passata oltre che per le sue istituzioni (sono interessantissime le pagine in cui viene descritta la forma di governo della repubblica di Venezia). Francamente, però, questo è il lato meno felice e, per il lettore, meno gradito del diario. Eppure vale la pena di rilevare che frate Filippo si serve delle opere più recenti e, per il suo tempo, più auto– revoli, dimostrandosi un abile maestro nell'arte di selezionare e ripro· porre le notizie che possono interessare il lettore. Va inoltre notato che certe pagine di storia recente offrono notizie preziose circa le condizioni di gran parte d'Europa alla fine del Seicento. Si potrebbe citare la vigorosa descrizione delle terribili distruzioni causate dall: armate francesi nella regione renana, la tragica condizione in ~m erano venute a trovarsi intere popolazioni, l'incessante andarivien! delle truppe e i colpi di mano di pattuglie di predoni e di guastaton che rendevano pericoloso, o addirittura impossibile, viaggiare per con: trade una volta fiorentissime e allora diventate terra bruciata dt nessuno. Viaggio all'apostolica e accoglienze regali Tutti questi interessi, presenti in ogni pagina della cronaca,. I?O· trebbero far perdere di vista che il vero tema del diario è la v1s1ta
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