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462 Mariano D'Alatri soldati, una a piedi e l'altra di dragoni rossi a cavallo, tutti ben vestiti, con tamburo battente e flauti... [ma, non ostante che il p. generale fosse circondato tutt'intorno dai soldati], si vedevano scappar molti, tanto huomini che donne, e buttarsi inginocchi:oni davanti a lui chiedendogli 1a bened11Jtione, senza fare alcuna stima né delle grida né del:le spinte né pur de i colpi di bastone che con indiscretezza militare gli venivano dati da que' soldati... Per ovviare ad ogni inconveniente, che da si gran concorso di popolo potevasi temere, al nostro convento, fino che quivi ci trat– tenemmo, il signor comandante fece stare a tutte le porte, non solo della chiesa e del convento esteriori ma anche all'interiori del coro e d'altri luoghi, buon numero di soldati co' loro offitiali, i quali certamente travagliavano non poco dalla mattina aHa sera per reprimere gli sforzi del popolo che adoperava ogni mezzo per entrare. Ogni giorno si mutavano più volte, come si usa nelle fortezze, e, finché ci stemmo, i nostri frati non s'ingerivano più neH'offitio deHa porta, havendola in custodia detti soldati. Avanti la porta della nostra chiesa e del convento stava conti– nuamente affollata gran quantHà di gente, huomini e donne, buona parte forestieri venuti di lontano molte leghe... dimoravano più giorni neHa stmda pubblica, dovie pure dormivano la notte; oltre quelli che stavano in chiesa, la quale, essendo delle maggiori che noi habbiamo, non era con tutto ciò capace di rkevere tutti. Era in vero cosa di gran compassione vedere come stavano tutti, pre– mendosi l'un l'altro per avanzar posto o vicino al cancello deHa chiesa o vicino alla porta, esposti al sole, ne1la stagione più calo– rosa, non solo i sani ma anche gl'infermi, che conducevano ne' cal'ri... e fu voce commune che alcuni se ne ritornassero a casa senz'altro aiuto che de i loro piedi. Vedevasi davanrti il convento molti che vendevano pane, frutte e altri comestibili a' forestieri, e molti parimente a vender corone e mercerie, mantenendo quivi, in quei giorni che ci trattenemmo, quasi un mercato... Più o1tre si stese la devotione di molti, i quali, non potendo havere deH'habito o mantello del p. generale, si contentavano di tagliarlo a i compagni: onde, hora all'uno e hora all'altro si vedeva il mantello o l'habito tagliato, non ostante la diligenza che ciascuno poneva a salvare il proprio. Quelli poi a' quali né meno riusciva bavere di questi, se potevano entrare nella srtaHa, si mettevano a svellere i crini e i peli della mula, quali furono veduti custodire in panni bianchi come se fossero pretiose reliquie (e una maittina trovammo la povera mula del p. generale tutta spelacchiata e tremante, che faceva pietà). Il cronista prosegue raccontando la partenza all'una dopo mezza notte, all'insaputa di tutti, persino dell'ufficiale incaricato di accoro· pagnarli fino alla Mosella, a capo di 30 soldati: Camminammo due leghe con i suddetti 30 soldati col mo· schetto e un offitiale a cavallo, a lume di torcia, essendo la notte oscura, tanto che all'alba chiara arrivammo alfa Mosella, vicino alla quale trovammo ,tre deLle principali signore di Nancy che sole, con un viglietto, erano state avvisate il giorno antecedente, dal
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