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198 BENEDICT VADAKKEKARA ness of the Moslem community were also factors that prevented the missionaries from being open evangelizers in Indja. That their efforts were apparently sterile, was not anything to be despaired of; in the ultimate analysis it was to be seen as a phenomenon shrouded in mystery 9 • The Catholic-Protestant antagonism which formed part of their cultural baggage too became a dead weight 10 • At the same time ministering to the Europeans had its own attrac– tion and it paid rich dividends especially materially. The monetary bene– fits thus accrued often formed the major source of income for the construction of chapels and cathedrals, some of which have with great fortune br~ved the ravages of time and are still standing 11 • To be sure, anche i pagani ed infedeli; Ii provvediamo di medicine, a motivo delle quali sono ammessi spesse volte dentro le case degli infedeli a visitare i loro ammalati e bambini col risultato che parecchie conversioni, nonche battesimi di bambini in articolo mortis, sono avvenute, e vi e da sperare che col tempo cresceranno in numero". 9 AGCap H 4, III, Fr Raphael to Fr General, Ambala 31 October 1906: "A vedere ii mite Hindoo, devoto per natura, spesso cosf profondamente rispettoso verso ii Missionario Cattolico, un profano non puo fare a meno di pensare essere la sua conver– sione prossima e sicura; ma noi, che lo conosciamo, sappiamo per esperienza, quanti lunghi anni occorrono per guadagnarlo a Dio! In questa parte dell'India specialmente, noi tocchiamo con mani, Padre Rev.ssmo, che la conversione efficace di un'anima e un miracolo cosf grande quanto della creazione de! mondo. Dio solamente puo operarlo. Dobbiamo contentarci di guadagnare a Gesu Cristo qualche anima qua e la e de! merito della nostra buona volonta, aspettando ii giorno, in cui piacera a Dio che queste popola– zioni si portino in massa all'unico Ovile e Pastore". 10 AGCap H 4, III, Fr Raphael to Fr General, Ambala 31 October 1906: "Non c'e dubbio, ii Protestantismo in India rende la conversione degli Indiani umanamente parlando impossibile". Even when the missions were acutely short of hands, counteracting the rivals' manoeuvres had the priority: AGCap H 59, III, Mgr Tosi to Fr General, Lahore 15 May 1881: "Al bisogno della Scuola per Ragazzi sentito particolarmente in questa Stazione di Lahore, ho gia rimediato coll'impiegare a Maestri due dei tre novelli Missionari, ii P. Domenico, ed ii P. Felice, e 1 ,gia ii numero dei ragazzi Cattolici va giornalmente crescendo, nonostante gli sforzi eh/ fanno i Protestanti per trattenerli nelle loro Scuole". Paul Tosi of Cesena (Prov. Bologna): nominated Apostolic Vicar of Patna in 1868; Apostolic Vicar of Punjab in 1880; retired to Province in 1886. 11 AGCap H 4, II, Mgr Agliardi's Relazione: "Si osserva dipoi che tutte le Mis– sioni Cappuccine sono poverissime; tutta o quasi tutta la loro rendita deriva dai risparmi dei Cappellani Militari sullo stipendio che loro vien dato dal Governo Inglese". Chaplaincy also posed inherent dangers. AGCap H 59, III: Fr Mark to Fr General, Lahore 5 November 1888: "Comme Jes Chapelains Militairs rec,aivent leurs salires directement du Gouvernment Anglais, ils envoient au Superieur ce que bon leur semble. II danaro e la piaga per i nostri Padri dell'India". Mark Hudrisier of Faverges (Prov. Lyons): made Apostolic Vicar of Seychelles in 1890.

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