BCCCAP00000000000000000001670

220 BERNARDINO DE ARMELLADA, OFMCap richiamo alla giustizia sociale e stato argomento persistente del magistero della Chiesa. Bello questo passo della enciclica "Centesimus annus": "L'a– more per l'uomo e, in primo luogo, per il povero, nel quale la chiesa ve– de Cristo, si fa concreto nella promozione della giustizia. Questa non potra mai essere realizzata, se gli uomini non riconosceranno nel bisognoso, che chiede un sostegno perla sua vita, non un importuno o un fardello, ma l 'occasione di bene in sé, la possibilita di una ricchezza pfü grande. Solo questa consapevolezza infondera il coraggio per affrontare il rischio e il cambiamento impliciti in ogni autentico tentativo di venire in soccor– so dell'altro uomo" (n. 58). Di questi documenti si fa ampia eco il nuovo ''Catechismo della Chiesa Cattolica'' nei diversi passi dove tratta il tema della giustizia nelle sue accezioni teologiche e sociali. Tralascio una par– ticolareggiata menzione. Nel collocare la giustizia nell'orizzonte della fede, sorge un altro nuovo legame: il rapporto tra giustizia e misericordia. - La lettera apostolica Octogesima adveniens, al n. 23, richiede l'in– tervento della carita perché le norme strettamente giuridiche possano rag– giungere lo scopo di ''"stabilire veri rapporti di giustizia e uguaglianza''. Infatti, ''se al di la de/le regole giuridiche manca un senso piu profondo del rispetto e del servizio altrui, anche l'uguaglianza di fronte alla legge potra servire di alibi a delle discriminazioni evidenti, a sfruttamenti co– stanti, a disprezzi effettivi". Pertanto, "insegnandoci la carita, il vangelo ci inculca il rispetto privilegiato verso i poveri e la loro situazione specia– le nella societa", mentre spinge "i pfü favoriti a rinunciare ad alcuni dei loro diritti per porre con maggiore liberta i loro beni a servizio degli al– tri' '. La lettera apostolica vede in questa sensibilita ''l' apporto fondamentale dello spirito cristiano''. - L'enciclica Dives in misericordia (1980) di Giovanni Paolo II ri– prende in pfü puntí l'argomento del rapporto tra giustizia e misericordia. Scorgendo nella misericordia ''una delle componenti essenziali dell' ethos del Vangelo" (n. 3) e considerando che il "primato e la superiorita del– l'amore nei riguardi della giustizia si manifestano proprio attraverso la misericordia" (n. 4), Giovanni Paolo II si chiede se "basta la giustizia" per costruire la convivenza umana perfetta. Risponde: "L'esperienza del passato e del nostro tempo dimostra che la giustizia da sola non basta e che, per di pfü, puo condurre alla negazione e all'annientamento di se stessa, se non si permette a questaforza piu profonda che e l'amore di plasmare la vita umana nelle sue diverse dimensioni" (n. 12). Pero tali affermazio– ni non devano essere considerate come un deprezzamento dell 'importan– za della giustizia; al contrario, la misericordia riconduce alla giustizia.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz