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232 BERNARDINO DE ARMELLADA, OFMCap adulterio... Scoto considera ingiusta la pena di morte, per esempio, per il furto, nonostante gli sembri che ai giudei fosse stato concesso in qual– che modo di uccidere per il furto. Comunque, ritiene che nella miseri– cordia evangelica questo rigore sia mitigato di piu che il rigore contro l'a– dulterio, poiché il peccato del furto e molto minore che l'adulterio, con– forme al passo dei Proverbi 6, 30-33: 'Non e grande la colpa di chi ha rubato; ruba infatti per soddisfare l'anima affamata, e scoperto dovra re– stituire il settuplo'; e continua: 'Ma chie adultero, per miseria di cuore perdera la sua anima'. E avverte: "Ora, la pena contro !'adulterio e stata revocata, conforme alle parole di Giovanni 8, 10s: 'Nessuno ti ha con– dannata, o donna? né anche io ti condanno, vai e non peccar piu'. Quindi molto piu sarebbe stato mitigato il rigore contro il furto, se ci fosse stato nella legge mosaica'' 23. · Concretamente Scoto ritiene giusta la pena di morte per l'omicidio. Spiega: ''Per il... piu grande danno, cioe la sottrazione della vita, rego– larmente in molte societa e stabilita la legge del taglione, cioe che l'omi– cida sia ucciso. E ragionevolmenete, cioe non solo perché cio e conforme alle legge mosaica, ma perché e conforme anche alla ragione naturale, ed e approvato e confermato nella legge evangelica da Cristo, Mt 26, 52: 'Colui che uccide di spada, di spada perisce'. E dice un poco piu avanti: '' ... se invece in altro luogo non e stabilita, nessuno deve applicarsela, perché nessuno pub essere suicida senza uno speciale precetto di Dio ... Deve, nonostante, risarcire in qualche modo il danno arrecato, per esempio, ai figli o ad altro parente dell'ucciso... E poiché e molto difficile che qualcuno possa degnamente ricompensa– re con le azioni quello che tolse in quanto omicida, sarebbe meglio che una tale anima compensasse cio con penitenze volontarie, o sopportate pazientemente, di modo che sacrificasse la propria vita per l'omicidio commesso" 24 • 3. La pace La pace, come tema di riflessione teologica, la tocca Scoto solo ac– cidentalmente. Prima del peccato, afferma, la pace si manterrebbe me– diante un regime comunitario dei beni materiali; dopo il peccato, invece, 23 Ord. IV, d. 15, q. 3,: Vives, XVIII, pp. 367, 374-5. 24 L.c., p. 367.

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