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230 BERNARDINO DE ARMELLADA, OFMCap Scoto non pone la radice della liberta nell'intelletto, conclude che secon– do lui, sarebbe la pura autodeterminazione della volonta, identificando cosl liberta con arbitrarieta 19. Ricordiamo di nuovo la distinzione tra «affectio iustitiae» e «affectio commodi». Questo non porta all' anarchia. Le decisioni libere rientrano nel dettame della retta ragione. Tutto si riduce alla lotta intima perla pre– rogativa tra questi due affetti. Per Scoto la storia dell'umanita porta que– sta lotta a due livelli: l'individuale-personale, a causa della contingenza essenziale della creatura, e il sociale-universale in cui vi e stata una scon– fitta dell' «affectio iustitiae» da parte dell '«affectio commodi» per il pecca– to originale, che ha indebolito a sua volta l' «affectio iustitiae» individuale nel suo compito di sottomettere e regolare l' «affectio commodi». Appare dunque in qualche modo in Scoto l'ideale sociale dello stato paradisiaco d'innocenza come modello da conquistare in questo mondo? Sarebbe troppo. Scoto e piu realista. Se torniamo a considerare i tre punti in cui abbiamo riassunto le sfide della nostra societa per diventare piu uma– na: la giustizia, la pace e la liberta, vedremo che la dottrina scotista, co– me (lo ripetiamo) approfondimento dottrinale dell'ethos francescano, possiede un'attualita esemplare e ci aiutera senza dubbio a intraprendere con nuova lena la nostra missione di araldi - come Francesco - della pace nella giustizia e nella vera liberta. In una parola: in mezzo a tante deturpazioni del vero Amore, essere testimoni di esso: controla tracotan– za razzista, con umilta; contro le concupiscenze edonistiche, con la peni– tenza e l'austerita; contro l'insaziabile avarizia di possedere ad ogni costo, con la poverta. E la grandezza senza vanto, di sottomettere l' «affectio com– modi» all '«affectio iustitiae». Vediamo adesso come Duns Scoto colloca i beni della liberta, della pace e della giustizia sotto la regola dell 'amore ordinato. 2. II bene della liberta Riguardo al tema 'liberta' possiamo distinguere in Scoto con Gavran 20 la liberta naturale o essenziale, irrinunciabile perché costitutiva della natura umana; la liberta acquisita, che si perfeziona man mano che !9 Cf. l. GAVRAN, OFM, The Idea ofFreedom as a basic ofhuman Existence according tolohn Duns Scotus, in De doctrina Ioannis Duns Scoti cit., p. 658. 20 ID., l.c., p. 645.

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