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FRANCESCANESIMO SCOTISTA 225 vidui umani liberi. Gli animali non "partecipano"; al massimo, sotto il profilo di socializzazione, possono "sommare" sforzi. In senso stretto, la partecipazione appartiene dunque alla condizione dell'essere umano. Paolo VI esorto i cattolici a cercare nuovi modelli di democrazia po– lítica: '' La duplice aspirazione alla uguaglianza e alla partecipazione e di– retta a promuovere un tipo di societa democratica. Diversi modelli sono proposti, taluni vengono sperimentati, ma nessuno soddisfa del tutto e la ricerca resta aperta tra le tendenze ideologiche e pragmatiche. II cristiano ha l 'obbligo di partecipare a questa ricerca e all' organizzazione e alla vita della societa política. In quanto essere sociale, l 'uomo costruisce il suo destino in una serie di raggruppamenti particolari che esigono, come loro compimento e con– dizione necessaria del loro sviluppo, una societa piu vasta, di carattere universale: la societa politica. Ogni attivita particolare <leve sistemarsi in questa societa allargata e assumere con cio stesso, la dimensione del bene comune" (OA 24). Tutti questi impegni per la giustizia, la pace, la liberta saranno degli scheletri senza dimensioni veramente umane se non vanno radicati nella ca– rita. L'abbiamo sentito dalla bocea di Giovanni Paolo II. Anche il nuovo Catechismo fa cenno a quest'al-di-la della giustizia: "Le comunita umane sono campaste di persone. 11 loro buon governo non si limita alla garanzia dei diritti e all'osservanza dei doveri, come pure al rispetto dei contratti. Giuste relazioni tra imprenditori e dipendenti, governanti e cittadini presuppongono la naturale benevolenza conforme alla dignita delle perso– ne umane, cuí stanno a cuore la giustizia e la fraternita" (n. 2213). Infatti la carita, diventando impegno morale nella trasformazione della realta so– ciale, introduce nell'ethos cristiano una particolare specificita. L'etica che deriva dalla carita acquisisce un carattere utopistico, se si vuole escatolo– gico, e non presenta come definitiva nessuna delle alternative possibili per la trasformazione del mondo; tutto sommato, adotta una forma "antistra– tegica", con la semplicita possibile soltanto all'amore. Per il cristiano l 'amore e una "buona notizia": l'annuncio che Dio ha amato e continua ad amare il mondo. II modo migliore per comprende– re la carita cristiana e di comprenderla come amore di Dio. A partire da questo nucleo fondamentale, acquista significato il dinamismo etico che abbiamo cercato di individuare nella realta della carita cristiana. Per terminare questi accenni, un'ultima citazione dal sinodo dei Ve– scovi 1971: "L'amore cristiano del prossimo e la giustizia non possono essere separati tra loro. L'amore, infatti, implica un'assoluta esigenza di giustizia, ossia il riconoscimento della dignita e dei diritti del prossimo;

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