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224 BERNARDINO DE ARMELLADA, OFMCap soprattutto, all'organizzazione della vita sociale. Si sottolineano le ''aspi– razioni fondamentali", che indicano e guidano la struttura sociale del mondo attuale. E utile rileggere i1 testo del n. 22 del documento in questione: ''Al tempo stesso che i1 progresso scientifico e tecnico continua a scon– volgere i1 paesaggio dell'uomo, dei suoi modi di conoscenza, di lavoro, di consumo e di relazione, una duplice aspirazione si esprime, in questi nuovi contesti, sempre pfü viva man mano che si sviluppano l'informa– zione e l'educazione: aspirazione all'uguaglianza, aspirazione alla par– tecipazione; due forme della dignita e della liberta dell'uomo''. Di fatto la richiesta di uguaglianza e una forza morale in permanente ascesa. Il "sogno d'uguaglianza" e stato sperimentato ed espresso in di– versi toni e con molteplici sfumature nella storia dell'umanit:a. E suffi– ciente fare riferimento ai seguenti sintomi: per esempio la coscienza greco-romana dell'appartenenza al "genus humanum" che annulla tutte le differenze; la proposta di ''utopie ugualitarie'' come espressioni della ricerca costante dell'uguaglianza umana (Moro, ecc.); le rivoluzioni so– ciali, nel cui enunciato non e mancato il richiamo all'"uguaglianza". Ma soprattutto c'e la radice ebraico-cristiana del mondo occidentale, con la fede monoteistica generatrice d 'uguaglianza, che trova ii punto definitivo peri credenti cristiani nel testo di Paolo ai Galati 3, 28: "No c'e pfü Giu– deo né Greco; non c'e pfü schiavo né libero; non c'e pfü uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesu''. Notiamo qualcosa quasi evidente, mala cui disattenzione porta spes– so a dei confusionismi sempre ridicoli e alle volte nocivi alla giustizia e alla vera liberta: e la distinzione fra uguaglianza etica e uguaglianza onti– ca. Quest'ultima farebbe degli uomini una mera serie di tipi identici come gocce di acqua. Significherebbe riproporre l'inumanita del mito di Procu– ste, che non adattava il letto alle persone, ma queste al letto, e cosl taglia– va le gambe pfü lunghe del letto e allungava le corte fino a raggiungere la lunghezza di quello. E chiaro che il testo paolino riguarda un'eguaglianza etica. Fare dell'uguaglianza ontica il contenuto del progetto etico sarebbe antiumano: l'impoverimento assoluto dell'umanit:a, che e proprio nella di– versit:a solidale dove trova la sua ricchezza. L 'uguaglianza etica accetta e parte dalla diversit:a ontica. Cio che fa, e introdurrc un fattore di distribuzione che si colloca al di la della realta ontica. E a questo punto che appare i1 regno della liberta dinanzi al regno della natura (proprio una distinzione che qualifica specialmente la teología di Scoto di fronte al pericolo di necessitarismo tomista, derivato da Aristotele). Supposta l 'uguaglianza etica, la liberta sociale si attua nella parteci– pazione, che e i1 modo di realizzare un'impresa che coinvolge vari indi-

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