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- UNA NOTA D'ARCHIVIO SULLE MISSIONI DE' CAPPUCCINI NEL BRASILE 31Ì . . Essendosi egli portato al Gran Parù, vi fu accolto con somma he · · · ntgnita da quel degnissimo vescovo, monsignor Emanuele d' Al- .media (1). . . La diocesi ha cento e nove parrochie. Il numerq .. dell' anime è ·di 75.000, senza contare 10.000 indiani gentili, dispersi ne' boschi. II :de!t 0 p. Franc~sco Antonio d'Alba Pompea fece la visita.dèlla diocesi, unitamente al vescovo; (2) nel 1804 si restituì in città e subito ~celse un luogo per fabricar la chiesa e il conven_to. Il vescovo ed il governo del Gran Parù, c~n lettere scritte a monsig·nor Nunzio di Lisbona (3) nel 1804· (4), rappresentarono la -s~arsezza degli operai evangelici in quelle parti e fecero istanza che v! ~ossero spediti i missionari Cappuccini, ifel maggior numero pos– _:sif>Ile. La Sagra Congregazione vi destinò il p. ·_Pietro da San Pietro, ·Come prefetto della missione, e il p. Bonaventura da Prato (5), i quali ·prefeito em 1795; em 1804 fez visita pastoral, no Alto Amazonas i>. - Mo– DESTO REZENDE E FIDELIS MOTTA, op. cit., 583. - Cfr.: P. GIUSEPPE DA CASTRO– ·GJOVANNI, op. cit., 109: « 1792 - Padre Francesco Antonio da Alba ». (I) d' Almeida. · ( 2 ) Manuel d' Almeida de Carvalho, conf. 21. VI. 1790,. t 30. VI. 1818. -- P. 0AMS, op. cit., 134. . (3) Lorenzo Caleppi, arcivescovo di Nisibi. ( 4 ) « Ho ricevuto due lettere di v. s. colla medesima data dei 18 giugno scorso, in una delle quali mi trasmette copia delle lettere di monsignor ve– .s~ovo del Gran Parà, e del governatore di quella vasta provincia, dalle quali r~levasi la necessità di o·perai evangelici in quella molto estesa messe, che or s • presenta. Pertanto potrà v. s. far consapevole tanto il prelodato degnissimo Vescovo, che quell'ottimo governatore, aver questa Sagra Congregazione ri- ~cev_uto con mol!o piacere, e conforto Je loro istanze su tale oggetto, e si darà carico di far ricerca di buoni, e zelanti missionari Cappuccini per ispedirsi in codesto regno, per la enunciata missione del Gran Parà. Sarebbe, pertanto, n~ce~sario saper il numero preciso. di missionari, che bisognano per la ~etta n 11 s st one l>, - Lettera del cardinale s. Borgia, prefetto della S. Congregaz10ne .,de Propaganda Fide, al Nunzio di Portogallo, del 28 luglio 1804. - Arch. Vat., Arch. Nunz. Lisbona, 31, origfn. ( 5 ) « In conformità di ciò che le fu divisato con dispaccio dei 28 luglio ·<fell' anno scorso, e a seconda delle premure del vescovo .del Gran Parà, del ·governatore di quella provincia e di codesta Corte, sonosJ già spediti tre .tnissionari per 1' enunciata prov/ncia, il p. Pietro da S. Pietro, il p. Bonaven– tura da Prato, il p. Lodovico da Livorno. Parte coi medesimi il p. MarcelUno --da Ravenna desÙnato missionario al Thibet, al quale già sono stati conferiti ·-d~ questa Sagra Congregazione scudi duecento pel viaggio da Roma $lno alla nussione del Thibet. Ai tre missionari, poi, del Gran Parà sono stati dati scudi .l JO per ciascuno pel viaggio sino a Lisbona. Questi viatici per gli missionari

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