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528 UNA NòTA O 1 ARCHIVIÒ SULLE MJ$SJONI gradito, col' motivo di non esserle tro·ppo frequentemente importuno, I che io le avesse parlato di qualche affare, che richiedeva una più pronta spedizione, et essendosi Sua Maestà compiaciuta d'esprimersi, che hpverei potuto rappresentarle quello che m'occorreva, per non replicare l'importunità delle udienze, doppo haver fatto le diligenze, clie io avevo giudicato adeguate per aver un individua risposta sopra il passaggio de· missionarii, stimai a proposito di parlarne nuovamente al re, rappresentando che, doppo l'ultima udienza avuta dalla Maestà S., non havevo ricevuto altra risposta sopra questo affare di tant' importanza per l' anime di quei poveri christiani e per la propagazione della nostra santa fede, et in conseguenza d'ogni maggiore premura di S. Santità, accompagnando questa nuova in- ' stanza con tutte le altre rappresentazioni, che potevano essere op- portune di rappresentarsi alla Maestà Sua per il buon esito di que– sto negozio. La Maestà Sua rispose, che ella medesima aveva voluto dare la risposta al nunzio, dicendoli che si contentava, per questa sola volta, e se9za conseguenza, che non solamente ritornassero i due pp. Cappuccini, che s'erano fmbarcati sopra la nave Loreto, o altri due in luogo de i medesimi, ma che, se ne fosse venuto qualche numero maggiore, si contentava pure, per autenticare sempre più il suo ossequio verso la persona di Sua Santità, che sarebbe stato loro permesso di passare alle missioni, individuando quelle delle coste d'Africa, d'Angola, e di S. Thomé. Aggiunse immediatamente che replicava ancora di nuovo di voler dare questa permissione per questa volta tanto, et in riguardo · delle circonstanze, nelle quali si ritrovava presentemente queslo affare. . Che pregava Sua Santità nuovamente di terminarlo come un negozio della premura, e dell'impegno, che io referisco in altra mia di questo medesimo dispaccio, astenendomi per mia part~ di repli– car ancora con"' questa le medesime espressioni, che Sua Maestà repetè più diffusamente, co 'l motivo di non essere importuno. Aggiungo solamente, 1 per non mancare alla dovuta circonspe... zione, che nel rimostrare alla Maestà Sua quello che aveva fatto Sua Santità per incontrare le sue reali soddisfazioni, con promuo– vere a i due vescovadi o di Coccittf, e di Granganor quei soggetti, che erano stati nominati dalla Maestà Sua e nella sospensione ' . del giuramento, con quel di più, che mi parve opportuno, Sua Maesta mi replicò più volte che, doppo tant' anni, era tempo che restasse terminato questo affare; che per sua parte non si poteva stare in

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